Per il Siracusa International Institute neanche Edipo, giovane re di Tebe, protagonista di una delle tragedie più belle di Sofocle, potrà sottrarsi alla consueta e seguitissima simulazione processuale, Agòn, al Teatro Greco di Siracusa. A giudicarlo, la sera del 24 giugno prossimo alle 21.30, sono stati chiamati i massimi esponenti della giustizia in Italia.
La “Corte”, infatti, sarà presieduta da Pietro Curzio, Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione mentre il Procuratore Generale della Corte Suprema di Cassazione, Giovanni Salvi, sarà la Pubblica Accusa. La Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Maria Masi, sosterrà la Difesa. Lui, il giovane tebano, portato in scena in questa edizione 57 da Giuseppe Sartori, è accusato di parricidio, incesto, minacce all’indovino Tiresia e di aver scatenato un’epidemia. Testimoni con lui anche Maddalena Crippa, Giocasta, e Graziano Piazza, Tiresia. Nel tribunale di Agòn anche lo psicoanalista Massimo Ammaniti.
Il 24 giugno il segretario del Siracusa Institute, Ezechia Paolo Reale, insieme al sovrintendente Antonio Calbi porgeranno il saluto alla giuria popolare, il pubblico intero che dovrà anch’esso esprimere un giudizio, alzando un semplice cartoncino: bianco o nero. Tra i giudici a latere il consigliere delegato INDA Marina Valensise, ed il vicedirettore AGI Paolo Borrometi che, per l’occasione, indosserà la toga del padre Antonio.
Agon è organizzato con il supporto della Fondazione INDA e il patrocinio dell’Associazione Amici dell’INDA, dell’Ordine degli Avvocati di Siracusa e dell’Università di Messina.
Dunque Edipo, il 24 giugno, al Teatro Greco di Siracusa, sarà colpevole o innocente? Il Presidente Pietro Curzio assicura che la sentenza non sarà per niente scontata. Per una notte, tra le pietre magiche del Teatro greco di Siracusa, uno dei più antichi e, ancora oggi, tra i meglio conservati, ci chiederemo se il mito possa, ancora oggi, mettere in crisi le nostre certezze di uomini d’Occidente.