In campagna elettorale i rapporti, tra i 5 candidati sindaco, non sono mai andati fuori le righe, mantenendosi sempre entro i confini di una normale dialettica accesa, ma tutto sommato normale tra competitor. E l’incontro di oggi tra il sindaco Federico Basile ed i 4 ormai ex rivali ha confermato il fair play e la cortesia istituzionale. Ovviamente le diverse visioni di città tra i 5 restano e con ogni probabilità resteranno.
L’incontro voluto da Basile è servito anche ad un confronto sulle priorità da affrontare ed anche a capire che non ci saranno pregiudizi o scontri a prescindere ma leale collaborazione nell’interesse della città.
Federico Basile si è detto soddisfatto dell’incontro, ribadendo che ognuno ha chiaramente idee e programmi diversi ed è proprio in base a queste differenze che sono stati tutti avversari “ma i messinesi hanno fatto una scelta chiara, ci hanno affidato la responsabilità di amministrare la città. Questo non vuol dire che non si debba dialogare nell’interesse della città. Io sono un uomo pronto al dialogo e l’ho sempre dimostrato. Abbiamo discusso di vari temi come l’affaccio a mare, il recupero di aree che attualmente non sono nella disponibilità del comune, di spazi da valorizzare per la cultura e soprattutto nuove iniziative per frenare la fuga dei nostri giovani! Andiamo avanti”.
La sintesi dell’incontro è sicuramente: rispetto, dialogo e opposizione. I competitor infatti, pur sottolineando anche la diversa personalità e lo stile di Basile rispetto all’ex sindaco e leader di Sicilia Vera, hanno precisato che l’opposizione ci sarà, leale e corretta, e con spirito costruttivo.
Insomma nessun tarallucci e vino.
Il candidato sindaco del centrodestra, Maurizio Croce, che entra in consiglio comunale in quanto miglior perdente alle urne, su questo punto è chiaro. In Aula ci sarà ed intende restarci (non è quindi dietro l’angolo nessuna decisione diversa rispetto al seggio) e farà opposizione.
“Tra di noi in campagna elettorale non abbiamo mai alzato i toni-commenta Croce– Ora non siamo più competitor, c’è chi ha l’onore e l’onere di amministrare Messina e chi ha l’onore e l’onere di fare opposizione. Avremo rispetto verso Basile e faremo opposizione politica”. A chi chiede a Croce se sarà il capo dell’opposizione risponde: “io sono consigliere e sono consigliere d’opposizione. Il resto lo decideremo insieme. L’incontro è stato garbato con lo stile che ci ha sempre contraddistinto e con lui il dialogo ci sarà. Sul fronte del dialogo politico con Sicilia Vera non potrà essere lo stesso perché non lo vuole il leader di Sicilia Vera….”.
Franco De Domenico, candidato sindaco del centrosinistra è sulla stessa linea, con qualche perplessità in più.
“Non ci sono preconcetti ed inoltre sul piano personale non abbiamo alcun problema- spiega De Domenico- ma non ci sono le condizioni per un’apertura sul piano politico. Temo che difficilmente Basile potrà liberarsi dalla pressione di Cateno De Luca. Inoltre aggiungo che non puoi parlare di apertura e poi il primo atto che vuoi porre all’attenzione del Consiglio comunale è la Fondazione Messenion che sai bene ha avuto il no dell’Aula fino a pochi mesi fa”.
A sottolineare la diversità di vedute è anche il candidato sindaco di Messina in Comune, Gino Sturniolo: “Non dobbiamo essere ipocriti su questo punto. Da candidati sindaci abbiamo giustamente portato avanti visioni di città diverse. Basile ha avuto una vittoria schiacciante e deve amministrare. Gli altri faranno opposizione perché le idee sono diverse. Certo, Basile deve decidere quale registro adottare, se il garbo e il rispetto verso gli altri o il bastone e le dita puntate di Cateno De Luca. Altrimenti è inutile che ci facciamo la foto con la stretta di mano tra di noi e poi De Luca ci insulta in diretta pochi minuti dopo. Dalla modestia del nostro 1,6% faremo opposizione sociale anche se sul fronte del Pnrr ho compreso che anche Basile la pensa come noi sul fatto che i tempi sono strettissimi”.
Salvatore Totaro considera proficuo l’incontro “ci siamo battuti tutti nell’interesse della città e dei messinesi ed è per questo che il confronto di oggi ci ha visti insieme per cercare di trovare una collaborazione, chiaramente ognuno con le proprie istanze e visioni diverse”. Nessun passo indietro sul ricorso al Tar annunciato da Totaro: “Non riguarda Basile ma criticità che sono emerse nelle operazioni di spoglio e che ancora sono evidenti. Chiederò ai magistrati di esprimersi sugli elementi di diritto”.