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Sono arrivati in Italia dopo un lungo viaggio, ieri come oggi sperando in un futuro migliore. Erano in tanti, stamattina, i giovani immigrati residenti al quartiere Noce venuti a vaccinarsi al Centro Diaconale – Istituto Valdese. Vengono da Mali, Ghana, Nigeria, Guinea; hanno aspettato il loro turno accanto a chi è nato e cresciuto a Palermo e vive da sempre in questo quartiere popolare tra mille difficoltà.
Ieri sera, intanto, alla Fiera del Mediterraneo di Palermo, è arrivato un primo gruppo di cittadini della comunità bengalese per vaccinarsi. Saranno immunizzati in duecento nel giro di una settimana, a gruppi di trenta persone al giorno. La richiesta è arrivata dall’associazione onlus Life and Life, organizzazione umanitaria internazionale nata a Palermo, che si è proposta di mettere a disposizione del’hub un mediatore culturale per assistere le persone con maggiori difficoltà linguistiche nel colloquio con i medici e, in generale, nella vaccinazione. “A nome della comunità bengalese rivolgo un sincero ringraziamento al commissario Costa – afferma la vice presidente dell’associazione onlus Life and Life, Valentina Cicirello -. La comunità bengalese conta a Palermo più di 15 mila residenti regolarmente censiti. Abbiamo lavorato settimane per coinvolgere quante più persone, specie fra i tantissimi che non parlano la nostra lingua. Per questo è stato fondamentale il lavoro dei mediatori culturali e in particolare del nostro validissimo Akhi Shamsul che non si è risparmiato, riuscendo a convincere gran parte di coloro che non si erano ancora vaccinati. In Fiera abbiamo trovato un’organizzazione impeccabile e uno straordinario senso di umanità che ha reso ancora più bella questa iniziativa”.