Dopo varie riprese a singhiozzo, l‘Assemblea regionale siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, riprende i lavori d’aula, chiudendo poi la seduta di oggi che ha visto gli uffici legislativi di Palazzo dei Normanni lavorare sul testo di riforma delle norme in materia di edilizia, oggetto di dibattito parlamentare da diverso tempo.
E l’opposizione è già pronta a polemizzare su due problematiche fondamentali, Enti locali e rifiuti.
ENTI LOCALI
Partiamo dai Comuni, e quindi dalla questione che riguarda il personale precario che svolge attività lavorativa presso le amministrazioni pubbliche locali, tra i nodi importanti e urgenti di questa legge di Stabilità, e fino ad oggi se ne è parlato durante i lavori d’aula di Sala d’Ercole, anche ieri alla presenza dell’assessore alle Autonomie Locali, Marco Zambuto.
“Sono state bloccate le somme per i precari perché è stato fatto un capitolo unico e ci vuole una variazione di bilancio e spero che questa variazione di bilancio sia varata tra oggi e domani”, ha detto il deputato regionale del Pd Giuseppe Laccoto e ha poi aggiunto “Per portare alcuni esempi il comune di Capo d’Orlando deve ancora erogare quattro stipendi, la stessa cosa vale per le trimestralità del 2021 non ancora erogate “tutti i comuni sono bloccati e sembra che ci sia una norma che blocca al 30% la prima trimestralità e così la seconda trimestralità a luglio, in queste condizioni tutti i comuni andranno al fallimento e ci sarà una situazione di assoluto disastro”. In sostanza si chiede di approvare in tempi celeri una norma che impedisca questo blocco del 30% che di fatto sospende la possibilità di versare le somme dovute.
RIFIUTI
Altro tema è legato ai rifiuti, tirando in causa l’assessore regionale al ramo, Daniela Baglieri, “I comuni della provincia di Messina devono andare a Trapani con 255 euro più Iva, più spese di trasporto, arrivano lì e i camion vengono rimandati indietro. In queste condizioni chiedo la presenza dell’assessore in aula, almeno per tentare di risolvere due emergenze importantissime per gli enti locali”.
AGRICOLTURA
Tema di dibattito in aula l’agricoltura, alla luce, si ricorderà, dello scontro politico tra il governo regionale e il Ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli, sulla revisione dei criteri di ripartizione delle risorse del Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale).
Un appello lanciato dall’aula è rivolto al Governo Draghi a decidere secondo equità, evitando nuovi “scippi” che sarebbero deleteri per l’avvenire del motore agricolo dell’Italia, insistendo sulla necessità – ormai diventata questione politica di discussione a livello nazionale – di non mutare in corso d’opera le regole di riparto dei fondi europei per le politiche di sviluppo rurale.
Modificare la fase transitoria del biennio 2021-2022 si tradurrebbe in una penalizzazione mortificante per regioni del Meridione, come la Sicilia, già svantaggiate che, paradossalmente, sarebbero private proprio dei fondi destinati a garantire il riequilibrio strutturale, a tutto vantaggio di zone già di per sé meglio attrezzate.
“Ieri ho avuto il dispiacere di ascoltare il Ministro Patuanelli, reiterare la sua posizione nel danneggiare la Sicilia, tagliando i fondi della Pac per il 2021-2022 e danneggiando quindi l’agricoltura siciliana, parlando di una compensazione una tantum. Noi abbiamo appreso ieri che si taglia a più regioni povere del Sud per dare alle regioni più ricche del Nord, omettendo che nella nuova programmazione del 2023 questi nuovi parametri rientreranno nella nuova ripartizione della quantificazione Pac. Il continuo scippo nei confronti della Sicilia non si può tollerare più”, ha commentato Sergio Tancredi, presidente del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia all’Ars.
SANITÀ
A fine seduta, il presidente dell’Ars ha annunciato che martedì alle 15, l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza tornerà a relazionare sulla situazione sanitaria in Sicilia in Assemblea, dopo il suo rientro alla guida dell’assessorato.