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Una nuova visione di sviluppo e di crescita per un’infrastruttura strategica per la Sicilia e per il Mediterraneo. Il porto di Termini Imerese (Pa), è in piena trasformazione e cambia volto grazie all’attività di OSP – Operazioni e Servizi Portuali e del presidente, Giuseppe Todaro.
L’obiettivo della società, è quello di dotare tutte le infrastrutture portuali del network dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, di servizi standardizzati e di qualità. Da qualche mese, OSP è arrivata a Termini Imerese offrendone nuovi e potenziandone altri. Grazie alla security e a una migliore organizzazione della viabilità, i passeggeri possono finalmente viaggiare in completa sicurezza, usufruendo del servizio navetta e spostandosi in un ambiente decisamente più curato.
“Lo standard dei nostri servizi – dice Giuseppe Todaro – deve essere uguale per tutti i porti: da Palermo a Trapani, da Porto Empedocle a Termini Imerese. Anche qui stiamo iniziando la raccolta differenziata perché riteniamo che il decoro del porto sia una priorità. Inoltre, non possono mancare tutte quelle prestazioni in cui siamo leader ovvero la cura del verde, il ripristino dell’illuminazione che prima non c’era, la distribuzione idrica. Fino a ieri, nessuna nave si poteva rifornire di acqua: oggi possiamo garantire questo servizio. Insomma, stiamo lavorando per costruire le basi per un porto degno di questo nome”.
Del resto, la posizione strategica del porto di Termini Imerese è tale da considerarlo un vero e proprio “interporto”. La sua centralità permette infatti di coprire con molta facilità, il trasporto di merci e passeggeri in transito dalla Sicilia occidentale alla Sicilia orientale. “Questo porto ha una vocazione sia commerciale che industriale. E’ un quadrivio per tanti siti turistici di grande interesse ma, soprattutto, ha un retroporto che la rende una piccola Rotterdam. Una dimensione industriale di queste dimensioni, può generare solo sviluppo. Fino ad ora questo meccanismo non è partito perché mancavano le caratteristiche che oggi stiamo implementando con i lavori in corso di OSP“, sottolinea Todaro.
Per molto tempo considerata una sorta di “cattedrale nel deserto”, il futuro di Termini Imerese può dunque aprirsi a nuove opportunità per il territorio, sfruttando al meglio determinate caratteristiche già presenti e che sono peculiari di questa infrastruttura. “La strada limitrofa – precisa il presidente di OSP – porta direttamente alla zona industriale. Nei prossimi anni, quando avremo i terminal container, l’importanza di questo porto sarà maggiore. Al 90% le aziende si riforniscono con container o con trasporti su gommato e, questo porto, avendo entrambe le caratteristiche, vedrà uno sviluppo esponenziale. Le imprese che dovranno decidere la location in in cui insediarsi, potranno scegliere Termini Imerese che così sarà motivo di interesse per il trasporto merci sia in entrata che in uscita”.
Per diventare un polo logistico interno, il porto dovrà cambiare volto diventando sempre più moderno ed europeo. Una sfida ambiziosa che avrà come conseguenza una grande crescita industriale. “In qualunque altra città in cui si è verificato tutto questo, c’è stato uno sviluppo importante. Il nodo trasporti è determinante per le scelte industriali e commerciali”, conclude Todaro.