Custodia cautelare in carcere nei confronti del trentenne di origini siciliane, ma emigrato e residente nel Nord Italia, ritenuto responsabile dell’omicidio di Vincenzo Trovato, 22enne, avvenuto all’alba del 12 agosto scorso, vicino a un lido di Balestrate.
L’indagato era stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto d’iniziativa della polizia giudiziaria, i Carabinieri della Compagnia di Partinico, il 12 agosto scorso, all’esito delle indagini eseguite nell’immediatezza dei fatti, che avevano consentito di raccogliere un circostanziato quadro indiziario a carico dello stesso per il reato di omicidio.
Il Gip di Palermo non ha convalidato il fermo, avendo giudicato insussistente il pericolo di fuga, ma ha applicato all’uomo la misura cautelare in carcere in ragione di una pluralità di indizi scaturenti da prove dichiarative e documentali, che proverebbero che la causa del decesso del 22enne risale a una lesione da arma da taglio ad un arto inferiore e che tale colpo sarebbe stato inflitto dall’indagato nel corso di una colluttazione, ritenendo sussistere il pericolo di reiterazione del reato e il rischio di inquinamento probatorio. Il 30enne, all’esito del giudizio di convalida, è rimasto ristretto presso il carcere palermitano di Pagliarelli.