L’attivazione del parcheggio di Piano Porto era prevista per il 1 luglio e invece è avvenuta poi per Ferragosto. Un ritardo che rischia di rivelarsi decisamente pesante per i conti di Asm Taormina, che si è fatta carico anche in questa stagione turistica – come già nel 2019 – della gestione del parcheggio salva-traffico per la capitale del turismo siciliano.
Un’iniziativa, quella riguardante Piano Porto, che certamente ha un senso e che già tre anni fa, prima della pandemia, si era rivelata una scelta logistica giusta per attenuare i disagi della viabilità e dare respiro al territorio quando Lumbi e Porta Catania sono sold-out, ma che però già in quella circostanza aveva visto poi Asm chiudere con i conti in rosso. E la storia pare decisamente destinata a ripetersi pure stavolta per l’ampio ritardo con cui è stato attivato per la sosta dei veicoli il piazzale che nel 2017 fu sede di una delle due elipiste per il G7 a Taormina.
Lo slargo di Piano Porto, che può contenere sino a 450 posti auto (tariffa unica da 5 euro), si è riempito in queste serate di fine agosto, soprattutto nel doppio appuntamento in particolare di De Gregori e Venditti al Teatro Antico, ma come detto i risultati di questi giorni probabilmente non basteranno a compensare, in termini di ritorno economico, i costi che sta affrontando l’Azienda Servizi Municipalizzati per questa iniziativa, che è stata affidata ad Asm dal Comune di Taormina.
Il contratto di locazione, sottoscritto il 23 giugno scorso per un importo complessivo di 10 mila euro, sarebbe dovuto scattare il 1 luglio, per poi concludersi il 10 settembre e l’apertura poi per Ferragosto ha fatto saltare tutto il primo mese di attività e i relativi introiti, a fronte di un canone di locazione entrato in vigore già da inizio luglio. A determinare il ritardo è stata la problematica dell’assenza di un direttore generale in Asm, con la mancanza cioè della figura del rappresentante legale che si occupa dei relativi adempimenti amministrativi. Una questione spinosa che ora si avvia ad incidere nei conti definitivi di Asm sulla gestione di Piano Porto, che resterà operativo sino al 10 settembre ma quasi certamente avrà il segno meno nel bilancio dell’azienda, già gravato – per via della pandemia – da un passivo di 2 milioni e mezzo di euro negli esercizi 2020 e 2021.