La continuità territoriale tra le due sponde è destinata a restare uno slogan, una realtà virtuale. E i cittadini continuano a dover affrontare disagi per attraversare lo Stretto.
La seconda gara per i collegamenti marittimi veloci Messina – Reggio Calabria è andata deserta: nessun’offerta è stata presentata. Se per ben due volte una gara del Ministero dei Trasporti per un servizio vitale di continuità territoriale va a vuoto significa che c’è qualcosa che non funziona e il governo non può continuare a sottovalutare una situazione di oggettivi disagi. Già perché se la gara va deserta vuol dire che non è calibrata tenendo in considerazione sia le esigenze degli utenti che del servizio e infine delle imprese.
Nel frattempo, mentre i mesi passano, gli utenti dei due porti più importanti d’Europa per traffico passeggeri devono fare i conti con criticità insormontabili. I termini per la presentazione delle offerte, ironia della sorte, sono scaduti giovedì mentre a Reggio si teneva una riunione all’aeroporto, presenti i sindaci delle due Città Metropolitane, proprio per parlare di integrazione dei servizi di collegamento tra le due sponde.
Frattanto, la tratta Messina-Reggio Calabria è effettuata in regime di proroga da Blujet (la società creata appositamente dalle Ferrovie dello Stato). Il risultato è che, nonostante l’elevato tasso di pendolarismo ed il fatto che il collegamento veloce Messina-Reggio Calabria sia considerato indispensabile, il servizio è carente sotto tutti i profili. Dopo le 20 infatti non ci sono più corse, causando disagi non solo ai pendolari o a quanti per vari motivi non sono riusciti a prendere “l’ultima corsa”, ma rendendo impossibile un’integrazione tra le due città per eventi culturali, per shopping, divertimento o per qualsiasi esigenza. Non dimentichiamo infatti che l’aeroporto di Reggio Calabria è chiamato anche “aeroporto dello Stretto” pensando anche ai viaggiatori messinesi. Ma se atterri al Minniti dopo le 20 e vuoi raggiungere Messina sei costretto a sborsare soldi per un taxi che ti porta fino a Villa San Giovanni ed ai traghetti privati. Ma non basta. Nei week end e nei festivi gli aliscafi tra Reggio e Messina cessano le corse addirittura alle 17…..
Perfettamente inutile quindi che le Camere di commercio delle due città o gli stessi sindaci metropolitani si affannino a parlare d’integrazione se poi il collegamento per i passeggeri tra le due sponde è ridotto ai minimi termini. I ‘obiettivo dei due bandi di gara era il potenziamento del servizio prevedendo quindi una corsa tra le 23 e le 24 e un aumento di quelle nei week end e nei festivi, proprio per dare significato reale all’ Area dello Stretto.
A tuonare è la Uil Trasporti: “Da tempo suoniamo il campanello d’allarme sulla condizione in cui versa la continuità territoriale sullo stretto di Messina – dichiara Michele Barresi segretario generale Uiltrasporti Messina – in termini di qualità ed efficienza del servizio veloce marittimo passeggeri, da anni gestito dal vettore pubblico tramite la società Blu Jet . E’’ inconcepibile come per ben due volte una gara del Ministero per un servizio di continuità territoriale che collega i due porti più importanti d’Europa per traffico passeggeri, Messina e Reggio Calabria, possa risolversi in un nulla di fatto . Di certo le attuali condizioni di traghettamento veloce passeggeri non sono idonee alle esigenze delle migliaia di pendolari dello stretto e questo sia in termini di qualità ed efficienza dei mezzi sia per orari e numeri di corse offerti . L’incertezza sul futuro del servizio, con un bando che probabilmente avrà ulteriori modifiche e probabili code con ricorsi legali”