Da fare c’è ancora tantissimo, soprattutto in vista delle opportunità del Pnrr. I tempi sono stretti e il gap da colmare è enorme. Per questo il libro bianco delle priorità infrastrutturali della Sicilia, presentato oggi nella sala Consulta della Camera di commercio di Messina, promosso da Unioncamere Sicilia e redatto da Uniontrasporti vuol essere un punto di partenza, un supporto a chi dovrà poi battersi per l’affermazione di queste urgenze.
Obiettivo del documento è quello di sintetizzare le opere infrastrutturali indicate dal mondo associativo e imprenditoriale siciliano su cui occorre intervenire con urgenza, al fine di aiutare l’intero sistema economico regionale a superare la crisi innescata dalla pandemia e a recuperare in competitività, soprattutto rispetto ai mercati internazionali.
«La dotazione infrastrutturale è una componente che influenza sensibilmente la produttività dell’intero sistema economico, nonché le scelte di localizzazione delle imprese sul territorio e la vita stessa dei cittadini – sottolinea il sindaco, Federico Basile – in questo contesto, non basta soltanto la dotazione infrastrutturale, ma è indispensabile l’efficienza della stessa e, in riferimento alla nostra Regione, si tratta di un fattore determinante per supportare e valorizzare il posizionamento centrale della Sicilia nel bacino del Mediterraneo”.
Basile ha auspicato che dal dossier si possa avviare un percorso di condivisione con gli attori chiave che operano sul territorio,per tracciare una strategia di medio-lungo periodo per lo sviluppo del sistema infrastrutturale.
“E’ noto a tutti lo stato di arretramento da quello stradale e autostradale, a quello ferroviario e portuale- ha continuato il sindaco- Dobbiamo consentire alla Sicilia di essere competitiva e connessa e in grado di rispondere alle sfide internazionali, soprattutto nell’ottica di colmare il divario tra l’offerta infrastrutturale delle regioni del Sud rispetto a quelle del Nord“
Uniontrasporti e Unioncamere Sicilia hanno lavorato in sinergia con l’obiettivo di confermare il ruolo attivo del sistema camerale al disegno di una strategia di medio-lungo periodo sullo sviluppo infrastrutturale.
“L’obiettivo del programma su Infrastrutture è stato quello di mettere le Camere di commercio Siciliane nelle condizioni di partecipare attivamente alla ripresa del Paese – afferma il presidente di Unioncamere Sicilia, Giuseppe Pace – con contributi operativi allo sviluppo delle reti materiali ed immateriali: dai collegamenti viari alle reti di connessione a banda larga, dalle azioni finalizzate a rimuovere le restrizioni ai traffici internazionali a quelle per la ripartenza di importanti opere pubbliche. In tale contesto, il sistema camerale ha svolto un ruolo di stimolo e raccordo, per una migliore strategia sulle infrastrutture”. Attraverso le attività sviluppate a livello regionale, il sistema camerale Siciliano ha contribuito a definire una serie di strategie di intervento, fornendo così determinate indicazioni, in grado di favorire una ripresa economica del Paese, attraverso uno sviluppo infrastrutturale ecosostenibile, in un’epoca che richiede snellezza e semplificazione.
l Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali della Sicilia vuole, dunque, essere uno strumento di proposta per far giungere agli enti di governo le richieste del sistema produttivo regionale in merito alle opere indifferibili e necessarie per tornare a competere sui mercati nazionali e internazionali.
“La Sicilia e le imprese siciliane scontano, già in partenza, un importante gap di competitività, dovuto a diversi fattori – dichiara Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti – tra cui l’insularità, un sistema infrastrutturale deficitario ed un livello di digitalizzazione ancora troppo basso. Una rete viaria con appena il 5% di autostrade e un sistema ferroviario per l’84% a singolo binario non permettono a cittadini e imprese di muoversi su un territorio così vasto, in maniera veloce ed efficiente”.
Lo sviluppo infrastrutturale e l’efficientamento dei collegamenti di ultimo miglio diventano prioritari non solo per attrarre nuovi investimenti e insediamenti produttivi, ma anche e soprattutto per scongiurare la “fuga” di imprese che stanno resistendo da anni a tutte queste difficoltà.
“Il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali della Sicilia è la sintesi di un importante confronto avviato a livello regionale con i territori e con il tessuto produttivo – aggiunge il presidente della Camera di commercio, Ivo Blandina – uno strumento indispensabile per tracciare una traiettoria strategica per il sistema della logistica e della mobilità e per il posizionamento competitivo dell’economia della regione nei confronti di altri territori del Paese, di altre regioni dell’Unione e dell’area mediterranea. L’attuale consistenza degli asset, come rivelano i dati esposti, è inadeguata per colmare il differenziale che in termini di distanze, tempi e costi grava sulle imprese siciliane. Si dovrà intervenire in modo tempestivo per utilizzare le risorse disponibili e ammodernare il sistema delle infrastrutture a servizio dei trasporti e della mobilità. Una sfida che deve coinvolgere tutti gli attori istituzionali e le rappresentanze delle aziende e dei portatori di interesse”
I lavori del convegno, al quale hanno partecipato anche Laura Summa, project manager Uniontrasporti, e Marco Calì, esperto di innovazione, MC2 Innovations, sono stati aperti dalla segretaria generale di Unioncamere Sicilia, Santa Vaccaro, e moderati dal giornalista di Rtp-Gazzetta del Sud, Emilio Pintaldi. Al termine della presentazione del Libro Bianco, si è proseguito con il tavolo di confronto istituzionale e il tavolo di confronto operatori e infrastrutture, ai quali hanno preso parte Alessandro Di Graziano, commissario Zes della Sicilia orientale; Mario Mega, presidente dell’Adsp dello Stretto; Gianfranco Messina, project manager Zes Sicilia occidentale; Pasqualino Monti, presidente Adsp Palermo, in collegamento; Angelo Di Martino, vicepresidente vicario di Confindustria Catania; Vincenzo Franza, Ad Caronte & Tourist Isole minori SpA; Mauro Nicosia, presidente Confestra Sicilia; Salvatore Ombra, presidente Airgest SpA-Aeroporto di Trapani; Giovanni Battista Scalia, amministratore delegato Ges.A.P. SpA -Aeroporto di Palermo, in collegamento; Domenico Torrisi, amministratore delegato SAC SpA – Aeroporto di Catania.
All’incontro, è intervenuta anche l’assessore comunale alle Attività produttive e neo senatrice, Dafne Musolino.