Nulla da fare a Montecitorio. Non sono bastate tre votazioni per eleggere il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. La quarta seduta è stata fissata per domani, 14 ottobre, alle ore 10.30.
A poche ore dall’inizio del voto sembrava quasi certa la nomina del leghista Riccardo Molinari. Prima dell’apertura della prima votazione sono iniziati a circolare i primi dubbi, confermati poi dal Carroccio. Non mantenute dunque le promesse fatte da Giorgia Meloni che questa mattina, arrivando negli uffici di Montecitorio, aveva detto ai cronisti: “Tutto procede bene, state tranquilli, faremo velocemente“.
Proprio la leader di Fratelli d’Italia avrebbe incontrato Matteo Salvini. Secondo alcune indiscrezioni parlamentari, in pole position, per ricoprire la presidenza, ci sarebbe Lorenzo Fontana. Il vicesegretario della Lega, già più volte ministro, domani potrebbe essere eletto.
Per evitare un secondo caso La Russa, dove a votare a favore del neo Presidente è stata anche una buona fetta dell’opposizione, il PD ha proposto un “nome bandiera”, un modo per “segnare il voto”.
Per eleggere il Presidente della Camera alla prima votazione sono necessari i 2/3 dei componenti (267). Per la seconda e la terza votazione sono invece necessari i 2/3 dei presenti. Dalla quarta basterà la maggioranza assoluta dei presenti.
COSA E’ SUCCESSO
I 400 neodeputati si sono riuniti stamattina alle 10 a Montecitorio. La seduta è stata presieduta dal renziano Ettore Rosato, come da regolamento il vicepresidente più anziano. Rosato ha iniziato dicendosi onorato di “aprire i lavori della XIX legislatura della Camera in questo tempo così particolare. E’ compito primario anche di questa istituzione costruire un orizzonte di speranza“.
Rosato ha poi comunicato i deputati segretari che lo hanno assistito nello spoglio delle schede per l’elezione del presidente della Camera: Silvana Comaroli, Luca Pastorino, Eugenio De Maria e Alessandro Colucci, tutti segretari nella scorsa legislatura.
Non sono mancate parole anche per il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Siamo grati a Mattarella per il ruolo di supremo garante della vita democratica del paese e di alta espressione della coesione nazionale autorevolezza e la saggezza mostrate in un tempo di grave emergenza per il paese”.
Prima, seconda e terza sono andate a vuoto. L’accordo tra le file della coalizione di centrodestra, dunque, non è arrivato e a prevalere è stata la scheda bianca: 368 alla prima e 365 alla seconda e alla terza.
Qualche curiosità.
Il sindacalista Aboubakar Soumahoro, eletto con Allenza Verdi e Sinistra, si è presentato stamattina a Montecitorio con degli stivali di lavoro. “Porto questi stivali – simbolo delle sofferenze e speranza del Paese Reale che entra con me alla Camera per legiferare – in memoria di chi è morto di lavoro, chi è discriminato e chi ha fame. Coi piedi nel fango della realtà e lo spirito nel cielo della speranza“. Ha spiegato il deputato su Twitter.
La seconda votazione è stata interrotta per qualche minuto da Rosato per fare gli auguri al nuovo Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Il senatore, infatti, aveva appena terminato il suo discorso a Palazzo Madama.