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Trenta nuovi posti letto a disposizione dei ragazzi e delle ragazze fuorisede che studiano nel capoluogo siciliano inaugurati dall’ assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla. La Sala Joe Petrosino della Casa del Goliardo-Hotel de France dell’ERSU Palermo, ha ospitato oggi la Prima giornata del diritto allo studio universitario in Sicilia.
Il professor Giuseppe Di Miceli, presidente dell’Ersu Palermo, ha presentato il report sui servizi e benefici destinati ai circa 130mila studenti di livello universitario che studiano in Sicilia nelle istituzioni di livello universitario (statale e non statali): università, accademie delle belle arti e conservatori di musica.
Dal report è emersa la sperequazione tra le varie regioni italiane in relazione ai fondi destinati dal governo nazionale per il pagamento delle borse di studio prendendo in considerazione il rapporto tra fondo nazionale assegnato a ciascuna regione e numero di studenti idonei aventi diritto alla borsa di studio. La Sicilia è al 14° posto tra le regioni italiane. Ciò significa che fino al 2020 ci sono state diverse regioni che non hanno potuto pagare tutte le borse di studio.
Per l’assessore regionale dell’Istruzione Roberto Lagalla: “Il governo Musumeci si è impegnato a fondo per sostenere il diritto allo studio universitario e la continuità del processo formativo. In riferimento alle difficoltà affrontate in periodo di pandemia, abbiamo erogato risorse per i canoni di affitto degli studenti fuori sede, un onere inutile e improprio per loro. Inoltre, abbiamo erogato risorse per interventi di edilizia leggera, per l’acquisto di dispositivi informatici ma soprattutto abbiamo raggiunto un traguardo molto importante: la copertura totale delle borse di studio a sostegno degli studenti universitari. In molte regioni ci si è limitati a risorse nazionali senza intaccare quelle regionali. Noi abbiamo fatto una scelta diversa. La formazione di terzo livello è un volano per lo sviluppo e di utilizzazione del Pnrr“.
“Abbiamo raggiunto un risultato storico – ha sottolineato il presidente di ERSU Palermo, Giuseppe Di Miceli – perché siamo arrivati al 100 per cento solo grazie al fatto che l’assessorato regionale dell’Istruzione – è riuscito a impiegare fondi provenienti da Bruxelles. In questi ultimi cinque anni come Ersu Palermo abbiamo avuto un incremento complessivo delle risorse del governo nazionale del 23% a fronte, invece, del raddoppio del numero degli studenti idonei da 6mila, di cui solo due terzi riuscivano ad ottenere i benefici, a 12mila che quest’anno avranno tutti la borsa di studio. E il numero degli studenti universitari idonei – ha evidenziato il presidente dell’ERSU Palermo – è raddoppiato nel periodo 2016/2021, nonostante il numero degli studenti universitari sia rimasto sostanzialmente costante, intorno ai circa 40mila complessivi. Abbiamo pagato in senso assoluto 12 mila borse di studio quindi in termini economici un impatto di oltre 70 milioni di euro a livello regionale. A livello di Ersu Palermo abbiamo investito oltre 30 milioni di euro“.
Per il vice-presidente di Ersu Catania, Salvatore Cannizzaro, uno dei problemi principali da risolvere, resta quello delle residenze universitarie. “Siamo ridotti al lumicino passando da 1500 posti letto negli anni ’80 ad appena 600 di esso. La Casa dello Studente è fondamentale perché luogo della socializzazione e del dibattito”.
Livio Cardaci, presidente di Ersu Enna torna sul lavoro di squadra fatto dagli Ersu di Palermo, Catania, Enna e Messina. “E’ importante – sottolinea Cardaci – disciplinare insieme gli aspetti normativi e generali e, al tempo stesso, portare avanti iniziative che semplifichino la burocrazia degli Enti. Oggi si assiste a un cambio di passo che li vede spendibili e con un contatto immediato con la popolazione studentesca”
Per Pierangelo Grimaudo, presidente Ersu Messina, “In un anno e mezzo il nuovo Cda, ha sbloccato i progetti per l’apertura della Casa dello Studente storica che ha 230 posti letto. Dobbiamo arrivare presto ad aprirla e ad aprirla bene senza differenze economico sociali fra gli studenti”.
All’evento, era presente anche il candidato a Rettore dell’Università degli Studi di Palermo per il prossimo sessennio accademico (si vota il 27 luglio 2021) Massimo Midiri. “Vogliamo creare un’università studentecentrica. Tutte le operazioni e gli interventi che vogliamo realizzare devono avere al centro lo studente e la sua partecipazione che non è solo un problema di residenze e di borse. Occorre far entrare lo studente nella vita attiva dell’Ateneo”.