“Nel giorno in cui il Presidente Giorgia Meloni consegna alla Storia, in modo inequivocabile, definitivo e netto la condanna delle leggi razziali, a Paternò una anonima mano incautamente autorizzata dal Comune attraverso il servizio affissioni, riempie la città di manifesti provocatori che comparano la marcia su Roma all’insediamento dell’attuale Governo“. Lo hanno affermato in una nota i parlamentari Francesco Ciancitto e Gaetano Galvagno di Fratelli d’Italia.
“E’ un atto irresponsabile e meschino – osserva Ciancitto – un fatto grave che è una istigazione alla violenza ed una mancanza assoluta di rispetto nei confronti delle Istituzioni. Un gesto che condanno fortemente e sul quale chiediamo a gran voce che venga fatta chiarezza. Restare in silenzio o, peggio, indifferenti significherebbe alimentare una spirale di odio e ignoranza“.
“Non conosco l’autore del manifesto – sottolinea Galvagno – è un nostalgico del ventennio o è un provocatore di sinistra? In tutti i casi, il governo Meloni non appartiene e non può essere paragonabile a quegli anni“. Il consigliere comunale a capo dell’opposizione a Paternò, Alfio Virgolini, si è “attivato per risalire alle autorizzazioni concesse per l’affissione dei manifesti incriminati e individuare così gli autori“.
“Su mio sollecito – aggiunge – è intervenuto l’assessore al ramo che provvederà alla defissione di questi manifesti. Dall’assessorato prospettavano la restituzione dell’importo versato per la tassa di affissione. Io, invece, ho chiesto la denuncia in Procura del soggetto interessato“.