Utilizzare 40 milioni del Fondo nazionale di Sviluppo e Coesione – FSC per sostenere i Comuni che hanno intrapreso interventi strutturali tramite il ricorso a mutui, permettendo l’estinzione parziale o totale anticipata dei prestiti ed alleggerendo quindi i costi per i cittadini. Questa la proposta avanzata dalla deputata Marianna Caronia in commissione Bilancio dell’Ars durante il dibattito sulla rimodulazione delle somme (circa 770 milioni di euro complessivi) che la Regione può utilizzare proprio grazie al FSC.
“Molti comuni – spiega la deputata regionale – hanno fatto ricorso a mutui, soprattutto con la Cassa depositi e prestiti, per poter realizzare importanti interventi per le proprie comunità: fare manutenzioni di strade e edifici, realizzarne di nuovi, tutelare il patrimonio artistico e tanto altro. Utilizzando il Fondo nazionale, possiamo permettere a queste amministrazioni di alleggerire il carico finanziario dei mutui, liberando così risorse riducendo il rischio di dissesto e, in modo indiretto, evitando che crescano le tasse o si riducano i servizi per i cittadini”.
“Il Fondo nazionale – spiega ancora Caronia – prevede la possibilità di finanziamento diretto o indiretto di interventi materiali e immateriali e proprio con uno strumento di questo tipo realizzeremmo un aiuto concreto e di veloce attuazione per il sostegno agli enti locali”.