“La Fondazione Teatro Massimo anche in questo momento è al fianco dei lavoratori. Siamo quasi al termine di un anno impegnativo che ha visto il riassetto di molte delle posizioni apicali dello staff del Teatro, così come delle istituzioni che lo supportano finanziariamente. Dopo un periodo iniziale di assestamento, volto a contenere la difficile situazione economica in cui il Teatro versava, ci siamo impegnati per mantenere i livelli occupazionali e gli impegni presi con gli artisti e con lo staff. Sono state confermate tutte le attività in programma, nonostante il generale aumento dei costi dovuto al periodo storico che il paese sta attraversando”.
“È stata inaugurata la stagione di opere, balletti e concerti 2022-2023 che procede con presenze sempre crescenti di pubblico. Ci apprestiamo a portare in scena una nuova coreografia di Schiaccianoci, la prima delle quattro produzioni di danza presenti in cartellone. Parallelamente il Teatro continua a portare avanti progetti destinati al sociale e nelle periferie. Ci auguriamo di recuperare in tempi brevi i fondi che potranno consentire il completo svolgimento delle attività promozionali che mancano soltanto di tre appuntamenti”. Lo dichiara il Sovrintendente Marco Betta in relazione alla nota ricevuta dall’O.S. Libersind che contesta lo spostamento al 2023 delle ultime tre recite previste dal “promozionale”