Fotografare lo stato di salute delle scuole elementari di Palermo attraverso lo sguardo attento degli stessi alunni. Risolvere qualche piccolo problema. E, allo stesso tempo, avvicinare i più piccoli alla politica, spiegando come funziona la macchina amministrativa.
È così che è nato il progetto “Giochiamo in democrazia”, coordinato dalla consigliera comunale Teresa Leto e portato avanti dal presidente della II circoscrizione Giuseppe Federico, che ha visto questa mattina i minisindaci riuniti per la prima volta in assemblea per il giuramento e le prime comunicazioni, nella sede di via San Ciro.
“Volevamo accorciare le distanze tra i bambini e le istituzioni – spiega Leto -. La scuola deve stare al centro dell’agenda politica, perché è da lì che si forma la nuova classe dirigente”.
Sono 14 gli istituti primari della circoscrizione che hanno aderito: Alagna, Nazario Sauro, Cavallari, Pertini, Puglisi, Maneri, Ingrassia, Orestano, Amari, Casa del Fanciullo, Castrogiovanni, Randazzo, Natoli e Mattarella. A inizio anno scolastico, la campagna elettorale a cui sono seguite le elezioni.
Dopo i proclami, quindi, adesso si fa sul serio, con le segnalazioni che i bambini riceveranno dai loro compagni di classe, dalle maestre e dai genitori e dovranno trasformare in mozioni da presentare in assemblea, provando a convincere i “colleghi” a votare a favore. Le mozioni approvate passeranno in consiglio di circoscrizione, seguendo tutta la trafila per poter trovare una soluzione “nel mondo adulto”.
Tra le priorità dei minisindaci, portate già oggi in assemblea, c’è la questione della mancanza dei riscaldamenti, a cui si aggiunge anche la mancanza dell’acqua calda. E, poi, pulizia delle zone esterne, bagni funzionanti, cortili attrezzati e palestre per poter fare attività motoria in uno spazio consono e non nelle aule in mezzo ai banchi o all’aperto al freddo, come raccontato.
“Nelle prossime assemblee – anticipa il presidente Federico -, inviteremo i singoli assessori, i dirigenti delle partecipate o lo stesso sindaco, per mostrare loro le esigenze dei più piccoli e provare a dare agli alunni, alle scuole e alle famiglie una risposta concreta. L’essenza del progetto è guardare la città con gli occhi dei bambini, per accorgersi dei problemi quotidiani che spesso vengono messi da parte per concentrarsi su quelli più grandi”.
Intanto, tra le prime iniziative, c’è anche l’organizzazione di una visita guidata al teatro Massimo di Palermo per tutte le classi delle scuole coinvolte.