Il Comune di Taormina non procederà allo stralcio delle cartelle esattoriali sino a mille euro riguardante i debiti contratti dai contribuenti nel periodo 1 gennaio 2000 – 31 dicembre 2015. Lo ha deciso la Commissione Liquidatoria che sta guidando il risanamento dell’ente nell’ambito delle procedure riguardanti il dissesto finanziario dichiarato nel 2021 da Palazzo dei Giurati.
La Commissione si è pronunciata sulla questione con apposita deliberazione che tiene conto proprio dello “stato di dissesto” in cui si trova il Comune di Taormina.
Da qui la valutazione fatta dalla Commissione, che ha formalizzato con apposito atto la “non applicazione dello stralcio parziale dei carichi”, “in quanto a fronte degli stessi benefici, in termini di riduzione degli importi da corrispondere, il debitore potrà accedere alla definizione di cui all’articolo 1, comma 231, legge 29 dicembre 2022, n.197, e questo comporterà per il Comune sia l’incasso della quota capitale sia la possibilità di stralciare contabilmente le cartelle”.
Gelate, insomma, le aspettative di chi confidava nella cancellazione delle cartelle di importo più contenuto, che si riferivano sia a mancato versamento delle tasse che a qualche multa. Secondo la Commissione vi sarebbero, in sostanza, già delle agevolazioni per ottemperare alle quote non versate. La decisione è stata già comunicata all’Agenzia delle Entrate.