In mare ci è praticamente nato e dal giorno in cui i genitori lo hanno messo in acqua, tra Ivo Blandina e lo Stretto di Messina è iniziato un legame indissolubile, un vero e proprio amore. Non a caso, da giovanissimo, si è imbarcato ed ha iniziato dalla gavetta, facendo anche a bordo delle navi il giro del mondo (una volta e mezzo).
Ospita di Donna Sarina è il presidente della Camera di Commercio di Messina Ivo Blandina. L’imprenditore che opera nel settore portuale e della logistica è stato anche presidente di Confindustria Messina ed a Donna Sarina racconta la sua vita, gli obiettivi e il sogno che la città torni a riconoscersi nel “suo mare”, in quel centro geometrico che coincide con il porto. “C’è stata una cesura, una grave perdita d’identità che ci nega anche un pezzo di prospettiva. Adesso il settore del cluster marittimo ma anche istituzioni, la città Metropolitana, il Cnr, gli imprenditori, i giovani, stanno avviando una serie di azioni per il recupero di questa identità”.
Una vita sul mare, con il mare e per il mare, una passione che è diventata anche la sua professione da imprenditore finita la gavetta a bordo delle navi. Quando può prende il barchino costruito da un maestro d’ascia negli anni ’60 a fatto restaurare “si chiama Gaia, come mia figlia, ed è la mia preferita. L’ha costruita un maestro d’ascia, Micali, che aveva un cantiere nelle case basse e realizzava veri e propri gioiellini come questo, in legno pregiato”.
Appassionato di cucina, ovviamente i piatti forti sono a base di pesce “mi misuro con la pasta con il nero di seppia, il pesce è più veloce da cucinare. Ma me la cavo anche con il ciambellone con la ricotta…..”.
Il Marina di Nettuno, vero e proprio incanto sullo Stretto con vista sulla Madonnina del porto è il luogo del cuore di Blandina, non solo come imprenditore, perché il ristorante e lo yachting club sono un orgoglio, ma anche perché rappresenta l’esempio di quel rapporto con il mare che la città dovrebbe recuperare, quel senso d’identità che abbiamo smarrito strada facendo.
Due figli, Gaia, violoncellista che ha studiato in Inghilterra ed è lì professionalmente “Sta completando il dottorato di ricerca lì. Con lei ci divertiamo tantissimo, e amiamo fare i selfi da finti arrabbiati”, e Davide, che sta seguendo le orme del padre come imprenditore (attualmente è presidente Giovani Confindustria Messina), e rappresenta la nuova generazione, quella che punta sull’ecosostenibilità, sull’innovazione. Come il padre tanto tempo fa anche Davide Blandina ha fatto la gavetta e per imparare l’inglese è stato un anno in Inghilterra a fare il cameriere.
“Ora ha un inglese pulitissimo e chiaro. Si è iscritto all’Università e ho imposto un unico punto, deve laurearsi”
Da imprenditore, da ex presidente di Confindustria sottolinea l’importanza delle imprese del territorio che in alcuni settori hanno numeri significativi per l’export nonché presenze solide e capacità di cambiare anche in relazione al contesto.
La Camera di Commercio in sinergia con il commissario Zes stanno facendo un gran lavoro che è stato preso ad esempio a livello nazionale come nel caso della dashboard realizzata con Infocamere per individuare e mappare le imprese insediate nella Zes per sviluppare strategie di distretto e di rete. In Camera di Commercio ci sarà presto lo sportello zes.
“In Camera di Commercio siamo una squadra coesa che ha portato grandi risultati. Abbiamo riposizionato la Camera di Commercio nel rapporto con il territorio, le imprese, le istituzioni e all’interno del sistema camerale siciliano e nazionale. Da piccola Camera di Commercio di provincia che rischiava l’accorpamento, oggi siamo presi ad esempio”.
Per Blandina lo Stretto e l’economia del mare rappresentano una risorsa straordinaria poco valorizzata ma le prospettive per cambiare strategia ci sono. “E’ mancata la pianificazione. Spesso sappiamo quello che sarà in futuro ma non quello che c’è da fare adesso. Abbiamo predisposto un libro bianco, l’economia del mare ha prospettive di crescita importantissime. C’è però un elemento che noi imprenditori del sud continuiamo a ripetere inascoltati: il Paese andrà avanti solo quando si recupererà il gap tra le Regioni”.
E da buon appassionato di cucina e di km zero, cosa ha portato in dono a Donna Sarina?