Cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2022-2023 dell’Università degli Studi di Palermo. Nell’Aula Magna del Dipartimento di Ingegneria (Campus di Viale delle Scienze) per il 217° dalla fondazione, presenti personaggi di spicco della politica nazionale e internazionale, in particolare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
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Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, ha omaggiato nel corso di un incontro privato la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen con il libro in lingua inglese “Il Palazzo Reale di Palermo”, testo che racchiude la storia di uno dei luoghi più iconici d’Europa. “È nostro compito rendere maggiormente fruttuoso il dialogo e la collaborazione tra Sicilia e Unione Europea mettendo a regime ogni risorsa disponibile per la crescita sociale ed economica dell’Isola – ha detto Galvagno – Questo è un obiettivo irrinunciabile per dare un futuro non lontano dalla propria terra ai giovani siciliani e, finalmente, valorizzare un’area come quella mediterranea assolutamente strategica per l’intera Europa”.
Alla fine della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico nel dipartimento di Ingegneria a Palermo, la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, si è intrattenuta per circa un quarto d’ora con un gruppo di studenti. La presidente poi raggiungerà il Capo dello Stato Sergio Mattarella a villa Pajno per una colazione di lavoro.
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha lasciato il dipartimento di Ingegneria a Palermo, dove si è svolta la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico. Il presidente si recherà a villa Pajno dove è in programma una colazione di lavoro con la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen
“Gli atenei italiani stanno già realizzando offerte formative profilate sui singoli talenti degli studenti e più in linea con le necessità del mercato del lavoro. Emerge l’attenzione a riempire il solco tra la formazione e il lavoro. La scelta dell’università deve diventare un momento di consapevolezza”. Lo ha detto la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, nel suo intervento all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università degli studi di Palermo. “Il ministero – ha aggiunto – punta a potenziare il sistema dell’orientamento che sia sempre più centrato sulle persone, possibilmente nella fase degli studi superiori”. Parlando dei fondi del Pnrr, la ministra si è impegnata a “creare le condizioni per per trasformare gli investimenti in acceleratori di crescita futura. Il ministero vuole essere il facilitatore di questo cambiamento, perché la trasformazione è il nostro cuore pulsante”. Bernini ha poi invitato gli studenti e le studentesse in aula magna a non mollare, neanche davanti agli errori. “Un piccolo inciampo – ha detto – non può determinare una scelta di vita. Sbagliando s’impara, e quanto si impara. Non dobbiamo avere paura di fallire, dobbiamo seguire con coraggio la strada della ricerca”.
“Oggi la Sicilia è terra sia di immigrazione che di emigrazione. Da un lato accogliete da anni innumerevoli persone che sbarcano sulle vostre coste; dall’altro, tanti giovani come voi hanno scelto di partire per inseguire le loro aspirazioni altrove. In fondo è questo che spinge a migrare: cercare un’opportunità, seguire un sogno. Troppo spesso, per chi cade nelle mani di passeur e trafficanti, quel sogno si trasforma in un incubo. Non è così che dovrebbero andare le cose.” Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all’università di Palermo. “Prendiamo ad esempio i corridoi umanitari creati proprio qui, in Sicilia, da associazioni religiose e comunità locali. Un’alternativa sicura per coloro che fuggono dalla guerra, un modello che l’Unione europea può sostenere. Qualsiasi nostro intervento dovrebbe muovere da un assunto di base: la migrazione si può gestire. Dobbiamo creare percorsi sicuri affinché chi ha diritto alla protezione possa raggiungere l’Europa”, ha spiegato.
“La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa. Non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite. La Sicilia è cruciale per la transizione energetica anche per un altro motivo. A poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa”. “È arrivato il momento di un nuovo pivot strategico dell’Europa verso il Mediterraneo”, ha sottolineato Ursula von der Leyen parlando all’università di Palermo
“Resteremo al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Libertà per l’Ucraina”. Lo ha detto, in italiano, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen all’inaugurazione dell’anno accademico a Palermo. Parole che sono state accompagnate da un lungo applauso della platea.
“La Sicilia è sempre stata il crocevia del Mediterraneo. Un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. Ma so che talvolta, nella vostra vita quotidiana, vi sentite lontani dal cuore dell’Europa. Oggi sono qui per dirvi che la Sicilia è al centro dell’Europa. La Sicilia è al centro del progetto europeo. Più che mai”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen all’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Palermo.
“Per citare Goethe, ‘è in Sicilia che si trova la chiave di tutto’. Queste parole sono vere ancor oggi. Perché questa bella isola è assolutamente cruciale per affrontare alcune delle tematiche più importanti del nostro tempo. Prima di tutto la transizione verso l’energia pulita. In secondo luogo, la migrazione. In terzo luogo, la creazione di un’economia al servizio della prossima generazione europea”. “La Sicilia è un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. È la patria di menti brillanti, da Luigi Pirandello a Luca Parmitano. Questo patrimonio unico di cui è ricca la Sicilia ha reso Palermo una capitale europea – della cultura, dell’arte e della scienza.
Oggi finalmente capisco le parole del mio compatriota Goethe, che ha scritto: “Chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà mai più dimenticarlo”.
“Spesso è nell’ora più buia che troviamo la nostra forza interiore. È ciò che sta accadendo nella nostra Unione. Le prove di questi tre anni sono probabilmente le più difficili mai affrontate dall’Europa. Prima la pandemia e le sue ripercussioni economiche, poi la guerra e l’impennata del costo della vita. Ma queste crisi ci hanno insegnato qualcosa. Abbiamo imparato che i destini di noi europei sono intrecciati tra loro. Quando ci siamo procurati i vaccini, abbiamo fatto in modo che fossero distribuiti contemporaneamente in tutta Europa, allo stesso prezzo. Quando abbiamo tracciato il nostro piano di ripresa, ci siamo concentrati soprattutto sulle regioni e sui settori che avevano più bisogno di sostegno.
E quando la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, rendendo le nostre bollette energetiche molto più costose, abbiamo risposto all’insegna della solidarietà europea, proteggendo le famiglie e le imprese più fragili. È questa l’Europa in cui credo.
Un’unione che è sempre al fianco dei suoi cittadini. Ed è questa idea di Europa che oggi mi porta in Sicilia”.
“I nostri studenti affrontano disagi e difficoltà maggiori di altri”. A dirlo, il rettore dell’università di Palermo, Massimo Midiri. “Sappiamo – ha aggiunto – che a quegli studenti offriamo strutture non sempre idonee perché, nonostante i nostri sforzi di adeguamento, anni di sotto-finanziamento del sistema dell’istruzione in Italia – e soprattutto nel Mezzogiorno – hanno reso le nostre aule meno accoglienti di quanto i nostri giovani meriterebbero”.
Altri punti critici sono stati colti da Midiri nel tessuto produttivo. “Vediamo intorno a noi – ha detto – aziende che devono farsi strada senza contare su un tessuto economico dinamico e ricco di opportunità. Aziende la cui competitività è costantemente compromessa e ostacolata dalla inadeguatezza delle infrastrutture, dalle inefficienze del sistema burocratico-amministrativo, dalla difficoltà di accesso al credito”.“Percepiamo questa sua partecipazione come un segno di consapevolezza della nostra grande responsabilità e come un segno di disponibilità ad accompagnare il nostro lavoro e il nostro impegno”.
Midiri ha ricordato che la Commissione ha destinato “poderosi investimenti del Next Generation Eu” a un piano per la “ripresa sostenibile, uniforme, inclusiva ed equa”. Non sempre, ha sottolineato il rettore, “i leader mondiali hanno saputo mostrare questo coraggio e questa visione di fronte ai momenti più difficili”.
Si tratta di “un’opportunità che il Sud Italia deve sapere cogliere, innovando più degli altri, costruendo ricchezza, generando nuove conoscenze per colmare i divari storici sulla base di nuovi modelli economici sostenibili e proiettati verso il futuro.
All’inaugurazione dell’anno accademico a Palermo è presente anche il ministro dell’Università Anna Maria Bernini
10:29- Il Capo dello Stato Sergio Mattarella e’ appena giunto nel dipartimento di Ingegneria per la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, a Palermo. Ad accoglierlo il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto Teresa Maria Cucinotta, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il presidente dell’Assemblea siciliana Gaetano Galvagno e il rettore Massimo Midiri. Nella sala sono presenti diverse autorità istituzionali, civili, militari e religiose tra cui l’arcivescovo mons. Corrado Lorefice e il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia.
10:24 – È arrivata nel dipartimento di Ingegneria a Palermo, la presidente della Commissione UE von der Leyen accolta dal rettore Massimo Midiri, per prendere parte all’inaugurazione dell’anno accademico.
10:15 – “Inizio la mia visita della Sicilia a Capaci, per onorare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tutte le vittime di mafia. Falcone disse: ‘Gli uomini passano le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini’. Oggi una nuova generazione porta avanti le sue idee”. Così la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen, su Twitter dopo avere reso omaggio ieri sera, davanti alla stele di Capaci, a Giovanni Falcone e a tutte le vittime di mafia.