Si prospetta una corsa contro il tempo per avere a disposizione nuovamente la funivia di Taormina in vista della stagione turistica che ormai è alle porte. I lavori di revisione trentennale sono iniziati il 22 febbraio scorso e al momento sembra già esserci una certezza: l’impianto su fune, che collega Taormina centro con la zona a mare, non sarà disponibile al pubblico per Pasqua (per le giornate cioè di domenica 9 aprile e Pasquetta di lunedì 10 aprile). L’obiettivo è quello della riattivazione dell’impianto per il Ponte del 25 aprile, ma anche qui si tratta, almeno per il momento, anche e soprattutto di una speranza.
I lavori si svolgeranno in due fasi, di cui – quella più urgente – adesso e l’altra sarà posticipata ad un momento successivo, a fine 2023 o più probabilmente nel 2024. La funivia in ogni caso potrà tornare in attività tra la fine di aprile ed inizio maggio, quando la stagione turistica sarà già iniziata. Ed è uno scenario che preoccupa non poco gli operatori economici della città.
“Avevamo intuito che sarebbe andata a finire così e non ci siamo sbagliati – spiega Schuler -. Per quanto riguarda la funivia la Pasqua è saltata e probabilmente anche il ponte del 25 aprile. Eravamo perplessi e lo siamo ancora adesso su questa vicenda. Si sono accorti “last minute” 29 anni fa che nel 2023 ci sarebbe stata la revisione trentennale della funivia di Taormina: è una “battutaccia” che facciamo con amarezza per rendere il senso di un intervento che si poteva e si doveva preparare con largo anticipo. Noi in albergo eseguiamo i vari lavori di manutenzione vincolando le ditte a realizzare il tutto entro le necessarie scadenze qui ce stata una superficialità che non si comprende. Sulla funivia ormai dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco ma è chiaro che ci sia stata una gestione del caso e una programmazione inadeguata”.
“Bastava fare una programmazione normale e le cose sarebbero andate diversamente. Aggiudicare i lavori il 13 gennaio significa esporsi a ritardi, bisognava fare quelle gare un paio di mesi prima ed inserire nel contratto delle penali. A questo punto si dirà che c’è stato anche il problema di reperimento dei materiali per le congiunture internazionali ma a maggior ragione perché c’è questa situazione si doveva agire per tempo. C’erano mesi e anni di tempo per pianificare questa revisione”.