“Sono passati 24 anni da quando quel drammatico pomeriggio, a seguito del crollo di un’ala del palazzo in ristrutturazione di via Giuseppe Pagano, perdeva la vita il C.Sq. dei vigili del fuoco Giuseppe Siciliano, nel tentativo di salvare la vita ai propri suoceri Maria Gugliotta e Salvatore Finocchio, che rimasero bloccati all’interno dell’appartamento per il cedimento della struttura“. Lo dice Pino Apprendi, responsabile regionale Pompieri senza Frontiere, gia’ funzionario dei Vigili del Fuoco.
“Il Capo Squadra tento’ fino all’ultimo di aprire quella porta ma fu travolto dal crollo e ritrovato fra le macerie. Per chi, come me, era presente rimane il ricordo del sacrificio di Giuseppe Siciliano che ha ricevuto la medaglia d’argento e non quella d’oro al valor civile come sarebbe stato giusto. Il Comando dei vigili del fuoco lo ricordera’ posando una corona di fiori nella villetta a lui dedicata nella stessa via“, conclude.
Si è svolto il XXIV anniversario della morte in servizio del Caposquadra Giuseppe Siciliano, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Civile e riconosciuto “Vittima del Dovere”, caduto durante un intervento di soccorso tecnico urgente l’11 marzo 1999.
Alla sua memoria nel novembre del 2017 il Comando ha intitolato la sede distaccata di Corleone mentre l’amministrazione comunale di Palermo, riconoscendo il gesto eroico compiuto da un proprio figlio, ha ritenuto di intitolargli la villetta presente nei paraggi del luogo del crollo che ne causò la morte. Proprio nella villa si è svolta la cerimonia di commemorazione alla presenza di Autorità Civili, Militari e Religiose, con la commossa partecipazione dei parenti e dei colleghi di allora più cari. Il Comandante, insieme alla moglie dello scomparso Giuseppe, il Prefetto di Palermo, sua eccellenza Maria Teresa Cucinotta, e il Sindaco del comune, Prof. Roberto Lagalla, hanno deposto le corone d’alloro davanti alla lapide commemorativa.
La sentita e commossa cerimonia si è conclusa con il discorso del Comandante dei Vigili del Fuoco del capoluogo siciliano Sergio Inzerillo che ha ricordato la successione dei tragici eventi.