Un barchino di 7 metri, con a bordo 46 migranti, fra cui 13 donne e 9 minori in fuga da Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Mali e Nigeria, è stato soccorso, in area Sar italiana, dalla motovedetta Cp324 della Guardia costiera. Il gruppo sbarcato a molo Favarolo e trasferito all’hotspot ha riferito d’essere partito alle ore 17 di venerdì da Sfax e di aver pagato 2 mila dinari tunisini a testa per la traversata. Sono tre gli sbarchi dalla scorsa notte, con un totale di 109 persone.
Sono 180 i migranti che hanno lasciato Lampedusa e che in serata arriveranno a Porto Empedocle. La nave Diciotti, nel primo pomeriggio, inizierà l’imbarco di altre 600 persone che verranno trasferite a Reggio Calabria. All’hotspot di contrada Imbriacola in questo momento sono presenti 2.377 ospiti.
“Lampedusa continua a fare quello che ormai fa da 30 anni, con tanta difficoltà, ma anche con molta umiltà, ossia salvare vite umane e dare dignità all’Europa intera che continua a guardare inerme”. Lo dice il sindaco del’isola, Filippo Mannino, mentre fa la spola fra molo Favarolo, l’hotspot di contrada Imbriacola e la camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove si trovano le 8 salme dei migranti morti dopo il doppio naufragio di ieri in area Sar Maltese. “Il mondo intero dovrebbe essere grato per quello che fa questo piccolo ‘quartiere’ di Bruxelles perso in mezzo al Mediterraneo. Abbiamo fatto dell’accoglienza – sottolinea Mannino – un valore aggiunto e non ci tireremo indietro, nonostante le tantissime difficoltà che quotidianamente viviamo, fino a quando sarà necessario”.