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Clochard morta a Messina, Carabinieri: “Non ci sono dubbi, è stata uccisa”

venerdì 10 Settembre 2021

I carabinieri non hanno dubbi: la senzatetto trovata morta questa mattina sul sagrato della Chiesa di Santa Caterina, nel centro di Messina, è stata uccisa. Sul collo della donna il medico legale ha riscontrato profonde ferite da taglio, presumibilmente prodotte da un coltello o da cocci di una bottiglia.

Moltissimo il sangue attorno al corpo e sulle scale della chiesa. Dettagli che, secondo gli investigatori lasciano pensare a un omicidio efferato. La clochard, Concetta Gioè, 68 anni, originaria di Palermo, da qualche settimana viveva a Messina e aveva rifiutato qualsiasi tipo di aiuto. Indagini sono in corso da parte del pm Piero Vinci e dagli uomini della stazione dei carabinieri di Messina centro per risalire al responsabile anche con l’ausilio delle diverse telecamere di video sorveglianza della zona.

Secondo i militari dell’Arma potrebbe trattarsi di una rapina finita male o di un litigio della donna con qualcuno.

 

“La signora la conoscevamo bene perchè frequentava via Garibaldi a Messina dove si trova la nostra chiesa e quindi l’abbiamo accolta cercando di darle aiuto. Lei stessa ha individuato nella chiesa un punto di riferimento perchè l’abbiamo assistita molte volte; ieri ci aveva chiesto una coperta perchè aveva freddo per coprirsi ma purtoppo non l’avevamo”. A dirlo padre Giacinto Taviilla, parroco della chiesa di Santa Caterina dove stamani la senzatetto Concetta Gioè, di 68 anni, è stata trovata morta.

“Aveva scelto di abitare la strada – prosegue Tavilla – anche se veniva da una famiglia di buona condizione sociale e culturale e questo si notava dal suo modo di esprimersi. Noi abbiamo cercato di assisterla in tutti i i modi, ma con lei non era facile. Se si faceva qualche domanda in più non rispondeva e se ne andava e quindi abbiamo cercato di supportarla come potevano, rispettando la sua libertà”.

“Era a Messina da due anni – ricorda il parroco -, ma un mese fa i servizi sociali d’accordo con l’Asp le avevano fatto un Tso perchè non stava molto bene dal punto di vista mentale, tanto che girava anche d’inverno con un semplice coprisole. Era ritornata da poco dal ricovero in ospedale e ora stava molto meglio. Non so cosa sia accaduto, siamo dispiaciuti e profondamente turbati, abbiamo fatto quanto possibile per darle una mano”.

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