La cultura come forma di rigenerazione di un territorio, il teatro che trova nuovi luoghi d’espressione, il cinema come potente strumento didattico.
C’è un filo conduttore che unisce una serie di progetti che coinvolgendo comuni, città metropolitane, scuole e associazioni, punta a fare rete e a riqualificare il territorio con soluzioni innovative e un linguaggio più vicino alle nuove generazioni.
“Il principio è quello di spostare, per fare un esempio, il teatro dai luoghi abituali, ed anche fare attività culturali là dove c’è meno offerta. I borghi non si rigenerano solo sotto il profilo urbanistico e lo stesso vale per la riqualificazione delle periferie”, spiega l’operatore culturale Giuseppe Ministeri, project manager, Cda del Teatro Vittorio Emanuele e di recente nominato direttore del Centro per la diffusione della cultura e della pratica musicale dell’Università di Messina.
Operando su più fronti l’obiettivo è, attraverso progetti nell’ambito del Pnrr ma anche del Ministero della cultura e del Ministero della Pubblica Istruzione e del Merito, sperimentare nuovi modi per far sì che cultura e arte diventino strumento di crescita sociale e di sviluppo del territorio siciliano.
“Su Messina, Catania e Palermo siamo già al secondo anno con una serie di progetti sulle periferie presentati dall’associazione Daf. Sono fondi del Ministero della cultura destinati alle attività di spettacoli dal vivo in aree periferiche delle grandi città- prosegue Ministeri-Si sposta l’attività nei luoghi dove l’offerta è minore ed allo spettacolo si uniscono laboratori, workshop, eventi culturali”.
E’ un po’ come con la montagna che va da Maometto, è un modo per avvicinare i cittadini al teatro soprattutto in quelle zone che vengono considerate periferie e spesso vengono trascurate ed escluse dai circuiti. A Palermo, per fare un esempio, il progetto è con il Comune di Villafrati e con il teatro del Baglio, ma analoghi progetti si stanno portando avanti con lo Stabile di Catania ed a Messina. Si scoprono così palcoscenici inusuali e bellissimi e allo stesso tempo si avvicina al teatro una nuova platea di pubblico.
“In ambito Pnrr stiamo lavorando con i progetti per la rigenerazione dei borghi con popolazione al di sotto dei 5 mila abitanti- continua Giuseppe Ministeri– Il borgo si rigenera anche con iniziative che generano nuovi flussi. Ci sono moltissimi piccoli centri nei quali tra dieci anni non ci sarà più nessuno. Dobbiamo attivare percorsi che rendano i borghi attrattivi. Così con il progetto “Il tuo nome è donna” e delle residenze artistiche, riusciamo a portare durante le attività artisti, allievi, fotografi, registi, si crea un indotto e si fa promozione”.
In questo caso sono coinvolti il comune di Assolo (Enna), Villafrati, Gratteri, Casalvecchio Siculo-Tusa-Antillo, Limina.
C’è poi il filone che vede nel cinema a scuola un potente strumento didattico che punta all’apprendimento di competenze più vicine alle attuali esigenze culturali e formative degli studenti. Attraverso l’educazione all’immagine ed al linguaggio cinematografico si avvicinano giovani generazioni che possono cogliere opportunità di formazione e di nuove professioni. Inoltre il cinema, le arti, la musica, possono diventare, nei contesti più difficili, strumenti di contrasto alla dispersione scolastica.
Insieme al Cpia (Centro per l’istruzione adulti) di Messina nonché insieme ad Istituti scolastici comprensivi e superiori di diversi Comuni Ministeri sta seguendo numerosi progetti innovativi e sperimentali. Si va dal coinvolgimento dei giovanissimi studenti del Giovanni XXIII a Messina in una zona a rischio (Villaggio Aldisio) che realizzeranno una mini serie web, ai docufilm che gli studenti Cpia (molti dei quali minori migranti) nell’ambito del progetto RicorDanze racconteranno il proprio vissuto, momenti di passato, testimonianze. Laboratori, proiezioni di film, lezioni con registi e artisti, fino alla realizzazione dei docufilm e delle serie web, ma anche la possibilità di avvicinarsi al mondo del cinema acquisendo le prime competenze per capire se magari quel piccolo sogno potrà diventare un mestiere. O anche solo per avvicinarsi alla scuola con maggiore coinvolgimento allontanandosi dalla strada. Il cinema quindi come percorso educativo.
Il Piano nazionale cinema, che vede insieme il Ministero dell’Istruzione e del Merito e il Ministero della cultura, attraverso i cosiddetti Cips (Cinema per le scuole) ha messo a disposizione risorse per la promozione del linguaggio cinematografico e audiovisivo come strumento educativo trasversale in grado di facilitare l’apprendimento. I progetti RicorDanze, Cine/Narratori, usano forme didattiche innovative, trasversali e molto più vicine ai giovani rispetto a discipline tradizionali, ponendo le basi per una formazione che dia maggiori opportunità occupazionali alle ultime generazioni.
Prima dell’estate il lavoro fin qui portato avanti sarà in primo piano a Palermo nel corso della due giorni nazionale voluta, proprio in Sicilia, per un confronto tra tutti i progetti Cips d’Italia.
“Quello di Palermo sarà un primo step- spiega Ministeri- perché poi, nella seconda parte del 2023, i docufilm, le serie web ed i lavori frutto di questi progetti saranno promossi in tutte le manifestazioni cinematografiche di livello nazionale, da Venezia al Festival di Torino, da Sorrento a Taofilmfest. E’ importante far uscire dal piano territoriale queste esperienze che nel frattempo stanno dimostrando la straordinaria capacità degli studenti di appassionarsi ad attività che sentono molto vicine al loro modo di vivere e di immaginarsi un futuro”.
L’operatore culturale è impegnato anche con il Piano nazionale delle arti promosso dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto innovativo che può essere preso a modello e che si sta svolgendo in alcune scuole di Messina e provincia è “D’Arborea Vita Viventi”, un’ originale iniziativa di riqualificazione urbana, con la realizzazione di sculture in legno, che restituiscono nuova vita ai tronchi ammalorati di alberi tagliati che si trovano dislocati nel tessuto urbano. Attraverso l’arte gli studenti incidono nel loro stesso contesto riqualificando il degrado urbano e trasformando il brutto in arte con un forte messaggio civico di rispetto degli spazi verdi circostanti. Questo progetto è arrivato terzo a livello nazionale tra tutti quelli in corso. C’è poi il capitolo dispersione scolastica.
“Nel Pnrr ci sono misure volte a ridurre la dispersione scolastica con particolare attenzione a quelle realtà, come quella siciliana, nelle quali la percentuale è più elevata- conclude Ministeri- Stiamo progettando una serie di attività laboratoriali di cinema, arte, musica che impegnino gli studenti. In questo caso si tratta di progetti che riguardano tutto il territorio regionale ed anche Reggio Calabria”
In cantiere c’è anche un altro obiettivo ambizioso: il Festival diffuso. L’idea è quella di creare una programmazione che si tenga in contemporanea in più città italiane.
“Sto pensando a mini rassegne cinematografiche con dibattiti, eventi, che si tengano nello stesso giorno ma in più città d’Italia, il Festival diffuso”.