“Un giornalista libero e coraggioso che ha compreso i legami tra mafia, istituzioni deviate, politica e alta finanza. Un cronista scomodo la cui morte si lega alle sue scoperte sull’omicidio del presidente dell’Eni Enrico Mattei. La presenza oggi in via delle Magnolie di tanti esponenti delle istituzioni e del giornalismo evidenzia il grande cambiamento della città. Infatti De Mauro, in quegli anni bui, era isolato dai suoi colleghi e dalle istituzioni. Il suo impegno per la ricerca della verità è un fulgido esempio di informazione libera e rappresenta un invito ad avere rispetto per chi ha dato la vita per la libertà di informazione e ad esprimere condanna e richiesta di verità e giustizia per tutte le perversioni istituzionali che costituiscono un’onta indelebile nella storia della nostra Repubblica”.
Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando che stamani ha partecipato in viale delle Magnolie, assieme all’assessore Paolo Camassa, alla cerimonia di commemorazione del giornalista Mauro De Mauro sequestrato e ucciso dalla mafia nel 1970. Alla cerimonia, promossa dal Gruppo cronisti siciliani dell’Unione nazionale cronisti italiani (Gruppo dell’Assostampa siciliana), oltre ad Orlando che ha deposto una corona di fiori era presente la figlia di De Mauro, signora Franca, il prefetto di Palermo Giuseppe Forlani, il questore Leopoldo Laricchia, il comandante provinciale della Guardia di finanza, generale Antonio Quintavalle Cecere, ufficiali, sottufficiali e funzionari della Dia, dell’Arma dei carabinieri, dell’Esercito e della polizia municipale, rappresentanti del Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana, il presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, Giulio Francese, il presidente dell’Unci Sicilia Giuseppe Lo Bianco ed il vicesegretario regionale dell’Assostampa Roberto Leone. Il giornalista Leone Zingales ha coordinato gli interventi e ha illustrato la biografia di Mauro De Mauro.