Oggi gli operai della Toto Costruzioni hanno sfilato in corteo a Cefalù alla manifestazione di Fillea, Filca e Feneal per chiedere il pagamento delle retribuzioni arretrate ai 300 operai e lo sblocco dell’opera, il raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Castelbuono, fermo da 7 mesi.
“Alla manifestazione – raccontano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo e i segretari di Filca Cisl Palermo Trapani Lorenzo Scalia e di Feneal Uil Salvatore Puleo – Abbiamo raccolto la vicinanza di cittadini e turisti. Purtroppo i lavoratori di Messina e di altre province siciliane non sono riusciti a raggiungere Cefalù, ma erano presenti tutti gli operai, più della metà, che risiedono in provincia di Palermo”. Una delegazione di sindacati e operai è stata ricevuta dal sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, che ha già avuto delle interlocuzioni con la Toto, ed è stato rassicurato sul fatto che l’opera partirà a breve.
L’impegno preso con i sindacati degli edili da parte del primo cittadino è una nota indirizzata al presidente della Regione Renato Schifani e all’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò. Toto Costruzioni, in una nota si dice “pienamente consapevole delle difficoltà che il proprio personale sta attraversando a causa di una transitoria tensione finanziaria in via di risoluzione, ha informato tutti i propri collaboratori che una prima operazione finanziaria è stata conclusa e sarà finalizzata a ripristinare i flussi cassa necessari alla regolarizzazione del Durc. Successivamente sarà possibile sbloccare le ulteriori somme relative a crediti vantati dalla società nei confronti dei propri clienti così da corrispondere, in diverse fasi ma comunque entro giugno, tutte le competenze arretrate”.
“È bene sottolineare – agginge la Toto – che, per il ripristino di una piena operatività nel cantiere è indispensabile giungere alla finalizzazione con Rfi della perizia di variante e alla sottoscrizione degli atti contrattuali, a seguito dei quali sarà possibile riprendere anche lo scavo della galleria Cefalù con la Tbm Margherita, ferma dal settembre 2022. La ripartenza della ‘talpa’ assicurerà quindi la piena ripresa dell’operatività del cantiere ed il mantenimento dei livelli occupazionali”.