Secondo la Guardia di Finanza di Milazzo ed il pm che formulò l’accusa era un falso cieco, così che dal 30 maggio 2017 all’uomo gli furono sequestrati mezza abitazione, due auto (usate dai figli) ed i beni a lui intestati, e sospesa la pensione d’invalidità.
Dopo sei anni di processo e di gogna mediatica il 75enne A.S. è stato assolto dal giudice monocratico del Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto Silvia Spina perché il fatto non sussiste. Cieco lo è davvero, affetto da retinopatia pigmentosa, patologia che causa cecità ma consente a chi conosce bene gli ambienti circostanti di muoversi con una certa autonomia. A portare all’assoluzione è stata la difesa, rappresentata dall’avvocato Pinuccio Calabrò, che ha richiesto una perizia effettuata dal consulente tecnico Giuseppe Minissale che ha confermato lo stato di cecità. Il 75enne era accusato di truffa aggravata all’Inps per un importo di quasi 368 mila euro, con riferimento al periodo, dal 2003 al 2016 in cui aveva percepito la pensione d’invalidità civile come cieco assoluto. L’uomo aveva presentato richiesta all’allora Usl 5 di Messina (nel 2003) presentando la documentazione che attestava la sua condizione di cieco assoluto. Adesso, dopo l’assoluzione per A.S. è finito un incubo e la gogna mediatica. L’avvocato Calabrò avvierà l’iter per il dissequestro dei beni, per la riattivazione della pensione d’invalidità civile e per il recupero di tutti gli arretrati dal momento dell’inchiesta nel 2016 ad oggi.