Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà lunedì prossimo alle 12 alla prefettura di Palermo per partecipare alla sottoscrizione di un accordo istituzionale tra l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) e la Regione siciliana finalizzato ad implementare e migliorare la gestione dei beni stessi in ambito regionale.
Nella stessa circostanza, verranno sottoscritti un protocollo d’intesa tra il Viminale, la Regione Siciliana e il comune di Bagheria per la valorizzazione di un bene confiscato alla criminalità organizzata, sito in quel comune, e ulteriori sei convenzioni per l’assegnazione di beni confiscati ad enti del terzo settore.
Alle 13.30 il ministro si trasferirà presso l’Istituto professionale di Stato per i servizi di enogastronomia e l’ospitalità alberghiera “Pietro Piazza” di Palermo, per partecipare alla consegna dell’immobile al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. L’ingresso della stampa accreditata, informa il Viminale, potrà avvenire entro le 11.30 in prefettura, ed entro le 13.15 presso l’Istituto professionale.
Nella stessa giornata di lunedì a Marsala, alle 9.30, alla presenza del ministro si terrà la cerimonia di intitolazione alla memoria del prefetto Fulvio Sodano, “che si è distinto particolarmente in questo territorio per l’impegno a difesa della legalità”, di un bene confiscato sito in piazza della Vittoria, destinato dal Comune ad ospitare il Centro socio-educativo “I Giusti di Sicilia”. Lo fa sapere il Viminale con una nota. Il Centro ospita una raccolta di immagini e materiale multimediale relativa ad esponenti siciliani della società civile e delle istituzioni ed ha lo scopo di tenere vivo “l’esempio di coloro che hanno vissuto nel rispetto delle regole morali e civili, segnando positivamente la storia siciliana e contribuendo all’affermazione dei valori di giustizia e legalità”. Alla cerimonia sarà presente anche il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, prefetto Bruno Corda, oltre alle autorità civili e militari della provincia.