Ieri 26 luglio il movimento dei Nastrini la federazione del sociale e del lavoro il sindacato Alba e CUB territorio sono Stati in presidio in prefettura per chiedere:
“Se il divario tra ciò che è possibile fare in base alla legge (legalità) e ciò che sarebbe giusto fare (moralità) diventa sempre più incolmabile, laddove il legislatore dimentichi cosa sia Bene, Giusto, Buono per i più e guardi, piuttosto, a cosa sia più Utile ed Opportuno per i soliti pochi!
Se questo accade – e questo accade ormai da tempo – la società democratica è finita! La possibilità di una convivenza pacifica e fondata sulla reciproca collaborazione e condivisione di intenti e sulla protezione dei più deboli, da parte dei più forti, è finita! Ma è questo quello che vogliamo? Questo è il futuro che vogliamo per i nostri figli, nipoti e le generazioni che verranno?
Da questa domanda ripartiremo con il nostro percorso e questa domanda porremo a tutte le Istituzioni che – in rappresentanza del Governo sul territorio- saranno chiamate a rispondere a suo nome”.
“Ogni sacrificio richiesto solo ai più deboli – disoccupati, inoccupati, percettori di reddito, lavoratori sfruttati per salari da fame : è immorale! Soprattutto se restano garantiti i benefici dei pochi che li governano ed i loro vitalizi ne sono soltanto un esempio.
Indurre all’illegalità “per bisogno” chi vuol restarne fuori e, per farlo, è disposto a grandi sacrifici e ad anni di dura lotta: è immorale! Specie se c’è chi occupa una delle più alte cariche dello Stato e paga i propri dipendenti con il denaro erogato dallo Stato stesso per la loro cassa integrazione!
Vivere di stenti ed essere offesi entro le quattro mura della propria casa da chi – utilizzando qualsiasi canale d’informazione/propaganda – chiama disoccupati e percettori di reddito “fannulloni” : è immorale!”, proseguono.
“Erogare un’una tantum di 392 euro e, contestualmente, aumentare i costi per le utenze ed i beni di prima necessità: è immorale!
In territori in cui le emergenze stagionali non sono affatto imprevedibili – frane ed alluvioni al nord, altissime temperature e roghi al sud – lasciare all’umana e, per fortuna, ancora forte e spontanea solidarietà tra concittadini quelli che dovrebbero essere i più adeguati e competenti interventi in caso di calamità da parte delle Istituzioni, evidentemente impreparate: è immorale!
Qualcuno ci dimostri, ma con argomenti forti, che siamo dalla parte del torto e noi ci fermeremo!
Ma, sino a quel momento, ci rivedrete in piazza a lottare per i nostri diritti, per quelli delle generazioni che verranno e, soprattutto, per una società dove democrazia non sia soltanto una parola vuota di ogni significato. Perché questo è morale ed anche legale!
NOI!!!! NON CI ARRENDIAMO“, concludono.