La giovanissima stella del basket siciliano vola in Lombardia, a Sesto San Giovanni. Pochi giorni fa la Allianz Geas Basket, club militante in A1, ha ufficializzato l’ingaggio di Serena De Lise. Appena sedicenne, la promettente giocatrice originaria di Cefalù esordirà ben presto in massima serie.
I primi contatti con il Geas risalgono a molto prima. “Il club si era interessato già due anni fa. Cinzia Zanotti aveva chiamato mia madre, si era presentata e spiegato com’è strutturata la società. Fin da subito però avevano puntualizzato che non prendevano ragazzi da fuori perché non avevano una foresteria adeguatamente attrezzata. La stessa cosa è successa l’anno scorso“. Ha raccontato Serena De Lise. La svolta arriva con la decisione di lasciare la Sicilia. “Mi hanno contattata. Hanno spinto per volermi e costruire un progetto. Mi sono informata meglio, ho visto la società e ho capito che era la scelta migliore“.
Figlia d’arte, i genitori di Serena hanno entrambi un florido passato nel mondo del basket: Francesco De Lise e Elena Ingargiola. Lui ha giocato a Caserta, Trapani, Siracusa ed infine a Cefalù; lei era parte della squadra di Priolo che vinse lo scudetto nel 1989. Un passato importante che potrebbe mettere sotto pressione chiunque ma lei non sembra curarsene più di tanto: “Non pesa più di tanto. Loro hanno avuto la loro carriera e spero di averne una pure io. Pretendo di dare e fare il massimo“.
Gli inizi nella pallavolo, il passaggio al basket e il debutto in Serie A2, con l’Alma Patti, a soli 14 anni. Il talento della giovane De Lise è stato notato anche fuori dall’Isola con la chiamata nelle selezioni delle Nazionali giovanili. Resta un po’ di rammarico per gli Europei U16, al via proprio oggi fino al 19 agosto a Izmir in Turchia, per i quali era stata anche convocata. “Ho preso una distorsione alla caviglia e non potrò partecipare. La Nazionale – ha spiegato – è un ambiente magico. Il top del basket. Tutti gli allenatori e tutto lo staff è sempre pronto ad aiutarti per ogni singola cosa, ogni chiarimento, ogni piccolo dolore“.
E il futuro? “Lo vedo nel basket. Ho deciso di andare via dalla Sicilia per questo motivo, altrimenti non ci sarebbe stato motivo. Sicuramente voglio che sia una parte fondamentale ma non solo, voglio che ci sia anche altro. Quando finirò il liceo classico voglio iniziare l’università. Mi è sempre interessato qualcosa nell’ambito della medicina. Sarebbe un percorso fin troppo arduo da affrontare ma mi piacerebbe intraprendere qualcosa di collegato con quest’ambito, qualche ramo, come fisioterapia o psicologia. Semmai dovessi arrivare ad alti livelli so che non sarebbe facile conciliare gli impegni sportivi con un percorso di studi così tosto“.
Serena infatti si divide già tra studio e sport. “Ci vuole tanta organizzazione. Quest’anno ho viaggiato 3-4 volte alla settimana con il treno per Patti, circa due ore all’andata e due al ritorno. Ho cerato di organizzarmi al meglio e fare le materie in cui dovevo usare il vocabolario, come il latino o il greco, a casa. Per le altre materie portavo l’iPad in treno e studiavo lì“.