Dopo il bagno di folla della nuova fanzone dell’autodromo di Monza, tra autografi, selfie con i tifosi e palco condiviso con altri due colleghi, Gabriele Minì stacca un più che dignitoso sesto tempo nelle qualifiche del Gran Premio d’Italia di Formula 3.
Qualifiche sub iudice, però, con il team Hitech squalificato per aver cambiato gomme ai suoi piloti in regime di parco chiuso. Tutte le vetture retrocesse sul fondo dello schieramento sia per la Sprint che per la Feature Race.
Ultima tappa del mondiale, il doppio appuntamento di Monza, quindi, non servirà al pilota marinese – settimo in classifica – per lottare per il titolo, vinto oggi da Bortoleto per differenza punti. Ma di sicuro gli permetterà di chiudere la stagione accumulando ancor più giri sulle spalle.
Esordiente in questa categoria, Minì ha ben figurato fin dalle prime battute in Bahrain, ma ha dovuto pagare un po’ di inesperienza, sua e della squadra. Anche la Hitech, come lui del resto, è cresciuta molto nel corso di questi otto doppi appuntamenti che si sono succeduti prima della sfida di Monza.
Con il crono di 1:39.288, a meno di 4 decimi dal poleman Goethe, in una sessione di qualifiche interrotta più volte per alcuni fuoripista il pilota dell’Alpine academy, nella Sprint race di sabato, per la regola dell’inversione delle prime 12 posizioni in griglia, sarebbe dovuto partire dalla settima piazzola. Invece, partirà ventiseiesimo, con una gara tutta da costruire dando spettacolo sorpasso dopo sorpasso, visto anche il terzo tempo fatto segnare nelle Libere di questa mattina.
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