Saranno Italia e Turchia i Paesi organizzatori dell’Europeo di calcio 2032. Anche se si trattava dell’unica candidatura, l’ufficialità è arrivata a Nyon, dove si è riunito il Comitato esecutivo dell’Uefa. Per l’Italia è la terza volta mentre per quello eurasiatico la prima.
Grande soddisfazione per la delegazione italiana, guidata dal presidente federale e vicepresidente Uefa Gabriele Gravina. Con lui, il segretario generale Marco Brunelli, il project manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier.
A causa dell’organizzazione congiunta, ciascuno dei due Paesi potrà ospitare le partite in cinque stadi, anziché in dieci. Mentre in Turchia gli impianti sono già tutti pronti, però, l’Italia dovrà presentare a Nyon un progetto entro ottobre 2026, con adeguate coperture economiche per la realizzazione o il restyling delle strutture.
C’è ancora un po’ di tempo, quindi, perché il “Renzo Barbera” di Palermo possa rientrare nella top 5.
L’unica città certa della sua presenza nella lista definitiva di Euro 2032 è Torino, con l’Allianz Stadium della Juventus. Anche il “Meazza” di Milano è in forse, in attesa di una ristrutturazione che si attende da anni e che con tutta probabilità farà optare per la scelta del nuovo impianto di proprietà di Inter o Milan, entrambi ancora in fase progettuale. Stesso discorso anche per l’Olimpico di Roma. Le altre tre città che si giocheranno la possibilità di ospitare le partite potrebbero essere Verona, con il suo “Bentegodi”, Genova, con il “Ferraris”, il “Dall’Ara” di Bologna, il “Franchi” di Firenze, lo stadio “Maradona” di Napoli, il “San Nicola” di Bari e l’Unipol Arena di Cagliari.