“Il diritto alla cultura ed all’istruzione deve essere garantito a tutti i nostri ragazzi anche a quelli delle aree interne e meno popolose: per questo il Pd ha proposto un disegno di legge-voto, già approvato dall’Ars, che prevede di rivedere i criteri indicati dal decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico. La decisione del Tar di sospendere il decreto, presa in seguito al ricorso della Regione Campania, conferma che la strada da seguire è quella indicata dal Partito Democratico”.
Lo dicono il capogruppo Pd all’Ars Michele Catanzaro e le parlamentari regionali Valentina Chinnici ed Ersilia Saverino, componenti della commissione Cultura all’Ars e prime firmatarie del ddl-voto.
“Applicare una rigorosa logica dei numeri di alunni per istituto o per classe per stabilire nella scuola pubblica quale istituto può rimanere aperto e quale deve essere accorpato perdendo autonomia – aggiungono Catanzaro, Chinnici e Saverino – significherebbe escludere dal mondo dell’istruzione una fetta importante di giovani, specialmente in realtà complesse come quelle del Sud e della Sicilia”.





