Ci sono sette progetti finanziati con il Pnrr a Palermo che hanno altissime possibilità di perdere i finanziamenti. Sono il ripristino dell’approdo della Tonnara Bordonaro, la riqualificazione degli asili di via Evangelista Di Blasi e Biondo di via Carmelo Lazzaro, il nuovo asilo nido di via Altofonte, l’ex refettorio dell’Istituto Montalcini nel plesso scolastico Borsellino, l’intervento su logistica per settori agroalimentari, pesca e vivaismo e il progetto esperienza del cittadino nei servizi pubblici. I progetti, per complessivi 17 milioni, con buona probabilità, non potranno beneficiare del Piano nazionale di ripresa e resilienza che per Palermo ha messo a disposizione 312 milioni. Per loro la tabella comunale prevede il colore rosso. Difficilmente potrà essere rispettata la scadenza del 30 giugno 2026 prevista dal Pnrr.
L’area comunale di programmazione e monitoraggio dei fondi extracomunitari ha redatto un quadro complessivo delle risorse del Pnrr. La relazione è stata depositata al Consiglio comunale ieri dal sindaco Roberto Lagalla. Sono in sicurezza, dal punto di vista dell’avanzamento delle procedure, progetti per 171 milioni di euro (colore verde in tabella). Hanno buone possibilità di essere realizzati programmi per 124 milioni (colore giallo). Ma per questi ultimi ci vorrà un particolare impegno della macchina comunale. “Sono convinto che l’Unione europea rinvierà di due anni il termine per la consegna delle opere” ha detto Lagalla, a metà tra previsione e auspicio.