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I sindaci siciliani lanciano un appello univoco al governo nazionale, con la richiesta di norme a sostegno per evitare il dissesto nei loro comuni. Per questo motivo i primi cittadini hanno organizzato una serie di incontri con i 9 Prefetti della regione, in programma oggi e domani giovedì 18 novembre, per rappresentare la gravissima crisi finanziaria e organizzativa in atto nei 391 comuni della Sicilia e per chiedere che vengano approvate, con somma urgenza, norme idonee a sostenere i comuni, che a causa di una grave crisi strutturale e di sistema non sono in grado di approvare i bilanci.
In base agli ultimi dati pubblicati dall’assessorato regionale delle autonomie locali, infatti, solamente 152 comuni su 391 hanno approvato il bilancio di previsione 2021-2023 e appena 74 comuni il consuntivo 2020.
Le delegazioni dei sindaci delle province di Catania Siracusa e Messina hanno già incontrato, stamattina, i prefetti delle loro rispettive province. Oggi pomeriggio invece è stata la volta dei primi cittadini della provincia di Palermo riunitisi in via Cavour alla presenza del Prefetto Giuseppe Forlani e del presidente dell’Anci e sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Già nel corso dell’ultima assemblea Anci, svoltasi a Parma dal 9 all’11 novembre, è emerso che le comunità dell’Isola sono di fronte a una crisi di sistema drammatica e così vasta che prescinde dalle questioni amministrative e gestionali e dagli orientamenti politici. Il risultato secondo i sindaci sarebbe quello di essere condizionati dall’ impossibilità ad offrire servizi adeguati ai cittadini ed a realizzare investimenti specie in vista dell’attivazione delle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Per ripartire, al momento, l’unica speranza resta la boccata d’ossigeno che dovrebbe arrivare da Roma.