Le impellenze da risolvere nel mondo del lavoro siciliano certamente non mancano. Uno dei settori laburistici che negli ultimi mesi è stato oggetto di maggiori modifiche e riforme è stato proprio quello pubblico. Tra nuove assunzioni e stabilizzazioni di precari, si preannuncia una stagione di novità in materia.
Finora il sindacato Cisl Fp Sicilia, durante il segretariato di Paolo Montera, si è impegnato fortemente sul tema della stabilizzazione degli Asu e sugli incentivi a favore degli operatori del comparto sanità.
Ma non solo, perché al di là dei temi mediaticamente più noti, è alta l’attenzione anche sulle anticipazioni contrattuali per il biennio 2022-2024 e per le indennità di pronto soccorso.
La Cisl Fp Sicilia ha commentato positivamente il progetto delle assunzioni regionali (clicca qui) annunciato pochi giorni fa dal governatore Renato Schifani: “L’obiettivo cui puntiamo – fa sapere il sindacato – è sempre quello di una organica riforma della pubblica amministrazione regionale. Le assunzioni che il governo regionale ha annunciato, rese possibili grazie al nuovo accordo Stato-Regione, intanto consentiranno un rafforzamento degli organici, da anni ormai in sofferenza. E questo è un dato fortemente positivo. Quanto ai lavoratori del comparto attualmente in servizio, occorre però arrivare quanto prima alla firma del nuovo contratto collettivo di lavoro regionale e cominciare ad avviare la riclassificazione del personale.”
Non è un caso infatti, che talvolta si verifichino procedure concorsuali nelle quali il numero dei candidati sia esiguo oppure non si riesca a raggiungere una quantità sufficiente di “idonei” per la copertura dei posti in organico. L’impiego pubblico da qualche anno ha perso la sua tipica attrattività, sia dal punto di vista retributivo che delle prospettive di crescita professionale. Si registrano differenze salariali non indifferenti tra le tabelle retributive previste dai contratti collettivi del comparto pubblico e quelli dei comparti del settore privato.
Il recente impegno della Cisl Fp Sicilia, si è infatti concentrato sia sul versante della pubblica amministrazione regionale, proponendo una maggiore verticalizzazione degli assessorati, sulla scorta di quanto già avviene all’interno dei ministeri sul piano nazionale, sia in materia di precari degli enti locali in dissesto. Su questo delicato tema il sindacato, durante il segretariato di Paolo Montera, ha anche sostenuto una proposta di emendamento inserita nella legge Finanziaria, approvata in tempi record all’Ars.
Attraverso questa norma si è offerto un assist agli enti locali per poter prorogare i contratti di circa un migliaio di dipendenti precari. “Adesso – spiega il sindacato – chiediamo che il governo nazionale e i parlamentari siciliani a Roma promuovano due norme, da inserire nel decreto Milleproroghe, per consentire la stabilizzazione di questo personale in deroga ai vincoli assunzionali”.
Sul fronte della sanità, invece, la partita è ancora largamente aperta, e risulta molto difficile fare un bilancio di quanto avvenuto negli ultimi mesi. Appena qualche giorno fa, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha annunciato che entro il 31 gennaio verranno nominati i nuovi manager della sanità (clicca qui)
Un annoso problema quello della dirigenza di questo comparto pubblico, le cui cause sono state più volte sottolineate dalla Cisl Fp Sicilia nell’ultimo anno. “I commissariamenti degli enti e delle aziende del servizio sanitario pubblico regionale – spiega il sindacato – causano un blocco dell’attività di programmazione e rallentano lo sviluppo e la crescita. Non si può immaginare una governance della sanità precaria. Quindi, speriamo che il governo regionale rispetti su questo fronte gli impegni presi e nel rispetto del merito e delle competenze dei candidati”.