L’aquila sembra aver spiccato finalmente il volo. I pochi ma mirati acquisti di quest’ultima sessione di mercato si sono perfettamente incastrati tra gli ingranaggi dell’amalgama rosanero e si sono rivelati decisivi nella schiacciante vittoria contro il Bari, che è valsa il record di successi consecutivi al Barbera. Se l’armonia casalinga è stata ritrovata un altro pezzo intanto si è perso per strada.
Mentre il bottino tra le mura amiche lievita sempre di più, quello racimolato in trasferta ha subito una brusca frenata d’arresto. Da spietato conquistatore il club di viale del Fante si è trasformato, negli ultimi tre mesi, in un timido ospite. La prima sconfitta stagionale lontano dal capoluogo siciliano a Genova ha spezzato le gambe alla squadra di mister Corini che da allora ha dimenticato l’ebrezza dell’assedio e i tre punti sono diventati quasi un miraggio. Seppur condizionate da sfortunati episodi, le ultime sei uscite hanno partorito solo quattro pareggi e due sconfitte. Gli altalenanti risultati, ancora alla ricerca di una stabilità, hanno impedito al Palermo di agganciare le tre inseguitrici della capolista Parma. I punti rosicchiati non sono ancora sufficienti e al momento i rosa sono costretti a intravedere da lontano il secondo grandino del podio, a meno cinque dalla Cremonese.
Il match contro i galletti ha permesso di sciogliere alcune incognite e trovare qualche risposta in più. Oltre la già citata scia di vittorie, l’aspetto che più balza all’occhio è la porta inviolata, dopo dieci turni sotto i colpi di cannone degli avversari. Compattezza e sicurezza sono state anche trasmesse dai neoacquisti Ranocchia e Diakité. Grazie al classe 2001 il centrocampo sembra aver trovato la sua forma ideale mentre l’ex Ternana ha riempito la voragine lungo la fascia destra. Prestazioni eccellenti che hanno convinto subito i tifosi rosanero che adesso fremono per l’esordio del giovane gioiellino proveniente da Milano. I pochi minuti in maglia rossonera di Chaka Traorè sono bastati per far emerge tutte le sue qualità tecniche. Non c’è due senza tre ma la sua presenza in campo dal primo minuto è poco quotata. Un segnale ai compagni di reparto però è già arrivato. I posti da titolari inamovibili di Insigne e Di Francesco non sono più certi come un tempo e iniziano a traballare. Cresce dunque la competitività all’interno dello spogliatoio. Qualcosa ne sa Di Mariano, autore di tre assist nelle ultime due partite e che adesso sbraccia per guadagnarsi lo spazio desiderato.
Pochi dubbi quindi sull’undici che scenderà in campo contro la Feralpisalò. I leoni del Garda non sono più la stessa compagine della quarta giornata di campionato. All’esordio casalingo i siciliani avevano sovrastato gli ospiti in scioltezza. I verdeblù occupano ancora i bassifondi della classifica ma dall’inizio del 2024 qualcosa sta iniziando a mutare. La compagine di Zaffaroni ha sfoggiato tutta la sua tenacia a Reggio Emilia, pareggiando a pochi secondi dal fischio finale in doppia inferiorità. Anche i numeri confermano il lavoro svolto dal tecnico milanese, che ha rivitalizzato il club conquistando quattordici punti negli ultimi sette scontri. L’attenzionato speciale sarà Felici. Il suo divorzio con il club di viale del Fante non fu dei migliori e potrebbe meditare la vendetta. La dura legge dell’ex si abbatterà sul Palermo? Intanto la tensione al Garilli è alle stelle e l’atmosfera è caldissima. Il muro rosanero sarà ancora una volta il grande protagonista. I biglietti per Piacenza sono andati sold out in un batter d’occhio, rinnovando così la fiducia nonostante le ultime magre uscite esterne.