Uomo, over 40, impiegato in attività commerciali a tempo indeterminato, due debiti contratti a causa di prestiti personali per una cifra tra i 10mila e i 20mila euro: questo è l’identikit della persona media indebitata in Italia. Un italiano su cinque ha più di quattro debiti e la Sicilia quinta regione con più debitori.
Sono alcuni dei risultati chiave emersi dai dati dell’Osservatorio sull’indebitamento di Bravo, fintech che opera nell’ambito della gestione e liquidazione dei debiti privati, che ha analizzato le caratteristiche dei debiti privati e delle persone che affrontano una situazione di indebitamento in Italia.
I dati dell’Osservatorio Bravo
La geografia del debito
Analizzando il campione intervistato da Bravo su base geografica, le regioni settentrionali evidenziano una maggiore presenza di persone indebitate (il 43,6% del totale nazionale) rispetto a quelle centrali (22,3%) e meridionali (34,1%), che si spiega con la presenza di redditi mediamente più elevati e di più opportunità di lavoro stabile in queste regioni rispetto al resto d’Italia, con una conseguente maggiore facilità di accesso al credito.
La Sicilia si piazza al quinto posto tra le regioni italiane per numero di persone indebitate. Un italiano su cinque ha più di quattro debiti da saldare e oltre la metà impiega almeno due anni per estinguere il proprio passivo.
La maggior parte delle persone in situazioni di indebitamento risiede in Lombardia (16,1%), Lazio (11,8%) e Campania (9,2%). Seguono Piemonte (8,2%), Sicilia (7,6%) ed Emilia Romagna (7,1%). Al contrario, la Valle d’Aosta registra la percentuale più bassa, con solo lo 0,23% della popolazione con debiti da saldare.
“Nel 2023 il debito medio a persona è stato pari a circa 25.500 euro, in crescita del 6,6% rispetto all’anno precedente. L’inflazione e il caro vita hanno aumentato le difficoltà finanziarie degli italiani: a indebitarsi sono in prevalenza over 40 residenti al nord con un lavoro stabile, perché hanno tutte le condizioni che consentono di accedere al credito”.
“Nell’ottica di prevenire situazioni di indebitamento, è importante acquisire competenze di finanza personale, informarsi sulle condizioni di richiesta di prestiti e prodotti finanziari, porsi obiettivi di risparmio costanti e raggiungibili, pianificare con precisione le proprie spese sulla base delle entrate e delle uscite mensili.”, spiega Daniel Martinez, Co-Country Manager di Bravo in Italia.
Chi contrae più debiti? L’identikit
L’Osservatorio evidenzia alcune tendenze significative rispetto al tema dell’indebitamento, tracciando una panoramica della situazione in Italia.
Due terzi dei debitori intervistati sono uomini, il 57% ha un’età compresa tra 40 e 59 anni, ma nell’ultimo anno c’è stato anche un incremento del 3-4% di soggetti tra i 30 e i 39 anni, che rappresentano il 17,3% del totale.
L’indebitamento in Italia si presenta come un fenomeno trasversale, coinvolgendo la grande maggioranza, anche coloro con lavori stabili. Secondo i dati dell’Osservatorio di Bravo, il 69,7% delle persone analizzate con gravi debiti gode di un contratto a tempo indeterminato.
Questo gruppo è prevalentemente composto da impiegati in attività commerciali e nei servizi (39%), seguiti da artigiani e operai specializzati (17,2%) e lavoratori con mansioni da ufficio (14%). Il 14,7% è in pensione e sorprendentemente, solo il 5% è disoccupato, mettendo in luce come l’indebitamento non sia limitato alle categorie più fragili.
Analizzando le cause dell’indebitamento, il 77% delle persone coinvolte ha rivelato che sono principalmente legate a prestiti personali, inclusi quelli finalizzati. La carta revolving è menzionata dal 14%, mentre la carta di credito e il fido bancario rispettivamente dal 6% e dal 2,5%. Questa diversificazione di strumenti finanziari riflette la varietà di approcci utilizzati per far fronte alle esigenze immediate di liquidità, ma sottolinea anche la necessità di una gestione finanziaria oculata per evitare l’accumulo di debiti.
Quando si tratta di estinguere i debiti, più della metà degli intervistati (51%) impiega circa 24 mesi, mentre il 46,8% riesce a farlo entro un anno e solo il 2,2% necessita di almeno 36 mesi.
Sempre secondo l’Osservatorio di Bravo, il 32,4% delle persone si trova a dover gestire due debiti, il 26,7% ne ha uno solo, mentre il 21,7% arriva a tre. Le percentuali si abbassano al crescere del numero di debiti: solo il 10,5% affronta quattro debiti, il 4,9% cinque, e il 3,8% almeno sei.
Quanto all’entità del debito per singola persona, il 18,6% ha un debito fino a 10mila euro, il 32,1% tra 10mila e 20mila euro, il 20,8% tra 20mila e 30mila euro, il 20% tra 30mila e 50mila euro, e l’8,5% ha debiti superiori a 50mila euro.
Questi dati delineano una situazione complessa e sfaccettata dell’indebitamento in Italia, evidenziando la necessità di una maggiore consapevolezza e informazione finanziaria di lavoratori e famiglie in materia economica e gestione del debito.
“Le persone con un lavoro stabile hanno una maggiore propensione a richiedere prestiti sia perché spesso avere un contratto a tempo indeterminato è un requisito fondamentale per ottenerli (soprattutto per importi elevati) sia perché la sensazione di stabilità porta a contrarre più debiti senza considerare che il reddito non solo non aumenta, ma il potere d’acquisto viene eroso dall’inflazione”.
“Per non ricadere in una situazione di sovraindebitamento, il pagamento dei debiti non dovrebbe mai assorbire più del 20% del proprio reddito, per evitare che diventi ingestibile nel tempo”, commenta Cristina Cervantes, Co-Country Manager di Bravo in Italia.
Nota metodologica
L’Osservatorio sull’indebitamento di Bravo è stato realizzato a partire dall’analisi di dati aggiornati a dicembre 2023 relativi a oltre 9mila debitori italiani, parte della sua base clienti in Italia, tenendo conto di parametri regionali, sociali e personali.
Bravo è la prima società del settore fintech che applica l’innovazione digitale alla gestione e liquidazione dei debiti privati, in Italia.
Fonte Dati: Osservatorio indebitamento Bravo – I dati