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Dati Federproprietà-Censis

Mutui, “La casa nonostante tutto”: le difficoltà dei giovani siciliani per pagare le rate

lunedì 18 Dicembre 2023
Report "La casa nonostante tutto" -Censis Federproprietà

La casa, pilastro della sicurezza nonostante tutto. L’83,2% degli italiani considera la proprietà della casa in cui vive un fattore di stabilità. Le difficoltà dei giovani siciliani nel pagamento delle rate dei mutui, nonostante la difficile situazione del mercato immobiliare è particolarmente forte il legame con l’identità della casa nelle regioni del Sud e nelle Isole.

I dati del secondo Rapporto Federproprietà-Censis.

 

Impatto dell’inflazione: mutui più onerosi bloccano il mercato immobiliare, il Sud soffre 

 

 

Il contesto di rialzo dei tassi d’interesse ha reso più gravosi e difficili da ottenere i mutui, colpendo soprattutto il Sud e le isole. L’aumento dell’inflazione, dei tassi di interesse e la stretta sui mutui stanno generando un impatto significativo sul mercato immobiliare italiano. A ottobre 2023, l’“inflazione di fondo” raggiungeva il +4,2%, mentre il tasso medio sui nuovi prestiti per l’acquisto di abitazioni si attestava al 4,21%, evidenziando un aumento di quasi due punti percentuali rispetto all’anno precedente.

Nel primo trimestre del 2023 al Sud e nelle Isole, le compravendite diminuivano dell’8,3%, salendo al -16,0% nel secondo trimestre. Questa tendenza si riflette anche nei prezzi degli immobili, con un incremento dell’1,0% nel primo trimestre e un aumento più moderato del 0,7% nel secondo trimestre.

Per il 2023, si prevede una riduzione del 13,8% delle compravendite di prime case e del 2,5% di quelle delle seconde case fra privati. Complessivamente, gli acquisti di abitazioni dovrebbero contrarsi del 10,5%, mentre i mutui si prevede caleranno del 23,8%.

La maggiore onerosità dei mutui sta creando difficoltà particolari per gli aspiranti proprietari, con il 60,0% degli italiani non ancora proprietari che trova ostacoli nell’acquisto di una casa. Questa difficoltà è più ampia nelle regioni del Sud e nelle isole (65,3%) e tra i più giovani (61,9% degli italiani tra 18-34 anni).

Inoltre, il 35,9% dei proprietari di abitazioni sta affrontando difficoltà nel pagamento delle rate, con i più giovani particolarmente colpiti (42,6% tra gli 18-34enni). Le regioni centrali e il Sud e le Isole mostrano una maggiore difficoltà nel rispettare i pagamenti rispetto al Nord del Paese.

 

Situazione demografica e giovani nel Sud

 

L’inverno demografico, accompagnato da una serie di situazioni economiche e sociali, fa sentire il suo impatto sul mercato immobiliare, con conseguenze significative, soprattutto nel contesto del Sud e delle Isole italiane.

La popolazione potenzialmente interessata all’acquisto della prima casa, rappresentata principalmente dai giovani tra i 18 e i 34 anni, si sta riducendo in modo drastico.

Nel 2023, la coorte di questa fascia d’età è diminuita al 21,6%, rispetto al 23,0% del 2003, e le previsioni dell’Istat indicano un ulteriore calo del 10,8% entro i prossimi 20 anni. Questo fenomeno, ancor più evidente nel Sud e nelle Isole, rappresenta una sfida significativa per il mercato immobiliare di queste regioni.

La stretta delle politiche economiche e i tassi di interesse in crescita rendono i mutui più onerosi e difficili da ottenere. Nel contesto del Sud, dove già si avverte una maggiore difficoltà economica, il 65,3% degli aspiranti proprietari, in particolare tra i giovani, trova ostacoli significativi nell’accesso a mutui per l’acquisto di abitazioni.

Il mercato immobiliare risente dell’andamento dei prezzi, che nel 2023 hanno registrato variazioni considerevoli. Nel Sud, dove le difficoltà economiche sono più marcate, le famiglie dichiarano che le spese relative alla casa incidono notevolmente sul loro budget, con il 80,0% delle famiglie con reddito annuo fino a 30 mila euro che avverte questo peso finanziario.

 

Disagio Abitativo e Sovraffollamento

 

La proprietà della casa, che dovrebbe essere un elemento di stabilità, rischia di trasformarsi in un fattore critico della condizione economica.

Sovraffollamento abitativo

Nel Sud, circa il 60,8% delle persone a rischio povertà detiene la proprietà della casa. Il 28,6% di chi sta pagando un mutuo e l’18,0% di chi possiede una casa senza mutuo vivono in condizioni di sovraffollamento, cifre più elevate rispetto alla media europea.

Questi dati mettono in luce la complessità della situazione abitativa nel Sud e nelle Isole, richiamando l’attenzione su sfide specifiche che richiedono soluzioni mirate e politiche di supporto per garantire un accesso equo alla casa e affrontare le crescenti difficoltà economiche.

 

 

 

La casa tra sogni e realità: sicurezza, identità e personalità per molti giovani siciliani

 

 

Nonostante le difficoltà nel mercato immobiliare, la casa conserva il suo fascino nell’immaginario italiano, rappresentando una tappa cruciale nel progetto di vita individuale e familiare. Per gli italiani, possedere una casa significa sicurezza e stabilità (83,2%), con l’abitazione che esprime l’identità e la personalità (78,4%).

Le evidenze rivelano che la percezione della casa come porto sicuro cresce con l’età, toccando il 90,0% nei 65enni e oltre. Questo legame con la sicurezza e l’identità della casa è particolarmente forte nelle regioni del Sud e nelle isole, dove il 72,5% degli abitanti condivide questa visione.

Nonostante la considerazione della casa come investimento sicuro sia prevalente (69,1%), tale opinione è più diffusa tra i proprietari di immobili (72,1%), soprattutto tra i più anziani e coloro con una formazione scolastica più limitata.

Infine, la casa è vista come un bene da conservare nell’asse ereditario da oltre il 50,0% dei proprietari, con un’alta percentuale tra i più anziani, residenti nel Sud e nelle isole, e con un livello di scolarizzazione più basso.

Il legame emotivo e pratico degli italiani con la casa riflette la sua centralità nella vita quotidiana e nelle aspirazioni familiari, delineando una storia di resilienza e continuità, soprattutto nelle regioni meridionali e insulari.

Per il 78,4% degli italiani la casa è espressione della propria identità e della propria personalità, per il 69,1% è un investimento sempre sicuro e il 50% dei proprietari dichiara che non venderà mai la propria abitazione perché vuole tramandarla in eredità ai figli o ai nipoti.

Tra i proprietari di casa con un mutuo sulle spalle, il 35,9% dichiara che il rialzo dei tassi di interesse ha reso difficoltoso il pagamento delle rate. In maggiore affanno sono i più giovani. A livello territoriale, tra i residenti delle regioni del Centro (41,4%) e del Sud (37,2%) si riscontrano le maggiori difficoltà, rispetto a chi vive nel Nord del Paese.

Il 75,5% degli italiani dichiara che le spese relative alla casa, come il condominio, le bollette, le tasse, pesano molto sul proprio budget familiare. La percentuale sfiora l’80% tra le famiglie con redditi bassi e scende al 57,6% tra quelle più abbienti.

Sentono molto il peso dei costi della casa sul proprio budget il 73,4% dei residenti nel Nord-Ovest, il 70,9% nel Nord-Est, il 79,0% al Centro e il 77,8% nel Sud. La gestione della casa si fa nel complesso più gravosa e la sua proprietà rischia di trasformarsi da fattore di tutela in fattore critico. Il 60,8% delle persone a rischio di povertà detiene la proprietà della casa in cui vive.

 

La classe energetica e social housing: elementi fondamentali nell’acquisto di un’immobile 

 

 

Tra i requisiti fondamentali per l’acquisto futuro di una casa, il 64,6% degli italiani include la classe energetica.

È opinione unanime (condivisa dal 90,2% degli italiani) che gli interventi dei proprietari debbano essere accompagnati da aiuti economici dello Stato nella forma di detrazioni, incentivi, altre misure di sostegno.

Green sì, quindi, ma è decisiva la tutela della sostenibilità economica delle famiglie proprietarie. Se la proprietà della casa è tra le aspirazioni top degli italiani, c’è anche attenzione per soluzioni abitative nuove, come il social housing in locazione.

Per il 24,6% il social housing rappresenta una soluzione temporanea, nell’attesa di poter acquistare una casa di proprietà, e per il 22,2% è in primo luogo un servizio abitativo, attraverso il quale poter reperire un alloggio temporaneo. Per meno di un italiano su tre (28,1%) rappresenta un’alternativa all’acquisto di una casa di proprietà.

Molto più alto è il consenso per il senior housing, come soluzione abitativa riservata alle persone anziane. Al 78,9% degli italiani piace.

 

Fonte dati: Secondo Rapporto Censis Federproprietà

 

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