All’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, da tempo impegnato nell’assistenza e nella cura delle donne vittime di violenza, l’elevata attività del Pronto soccorso Pediatrico, secondo in Sicilia dopo Palermo, e la frequenza di casi di abusi su minori registrati hanno spinto l’azienda sanitaria a pianificare un ambulatorio dedicato e a realizzare una rete con i pediatri di famiglia e le istituzioni.
L’iniziativa sarà al centro di un corso sul maltrattamento infantile che si terrà il 15 e il 16 marzo nell’ospedale Garibaldi Nesima del capoluogo etneo. “L’obbiettivo del corso – ha detto il prof. Giuseppe Ettore, direttore del dipartimento Materno infantile del nosocomio – è quello di creare le competenze e le sinergie funzionali indirizzate a rafforzare la capacità di risposta del sistema sanitario pubblico ospedaliero e territoriale al fenomeno della violenza sui minorenni. Oggi sappiamo con certezza che non diagnosticare un caso di abuso su un minore, ha effetti devastanti per la salute fisica, per lo sviluppo biologico, neurologico e neuro psico comportamentale del bambino che ha subito abusi che possono portare a morte o al suicidio del minore. Sappiamo anche che non diagnosticare un caso di abuso su un minore, significa oltre il 50% di rischio di reiterazione degli abusi sul quel minore o su suoi fratelli”.
La diagnosi significa innanzitutto, prevenzione e formazione e per questo, spiega il prof. Ettore “il corso è indirizzato a incrementare le conoscenze delle diverse forme di maltrattamento sui minori, per migliore le possibilità diagnostiche in tutti i professionisti che in ambito medico e paramedico, periodicamente si interfacciano con i minori e che afferiscono al dipartimento materno infantile”.
Il corso è realizzato in collaborazione con il Cnr Irib, le cliniche Pediatrica e Ortopedica dell’università di Catania, la Fondazione Terre des hommes su alcuni temi ritenuti principali: il maltrattamento fisico, la ricerca scientifica gli aspetti radiologici e neuroradiologici e la Shaken baby syndrome, una forma di trauma causato da scuotimento violento, che nei bambini nei primi mesi di vita può causare gravi danni cerebrali, fino alla morte. Si parlerà anche di abusi sessuali e, in particolare, degli aspetti neuropsichiatrici e psicologici e di quelli medico legale.
A conclusione dei lavori si terrà una tavola rotonda su: “Le sinergie tra professioni e Istituzioni” con la partecipazione di Giuseppe Ettore, Giuseppe Giammanco, Marisa Scavo, Marcello La Bella, Federica Giannotta, Sebastiano Cacciaguerra, Antonio Gulino e Gabriella Tina. I saluti istituzionali saranno portati da Giuseppe Giammanco, direttore generale dell’Arnas Garibaldi.