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coinvolti anche 2 ex Assessori

Inchiesta sanità, corruzione e turbativa d’asta: 4 arresti a Catania

sabato 29 Aprile 2023
Ospedale Garibaldi Nesima

Sono stati arrestati dai carabinieri e posti ai domiciliari a Catania su disposizione della Procura etnea per turbata libertà degli incanti e corruzione: Giuseppe Arcidiacono, di 65 anni, dirigente medico dell’Arnas Garibaldi di Catania, un medico odontoiatra, Nunzio Ezio Campagna, di 61 anni, un ex funzionario amministrativo dell’Università di Catania, Gesualdo Antonio Minissale, di 53 anni, ed un responsabile scientifico, Sebastiano Felice Agatino Ferlito, di 69 anni.

Attualmente indagati anche due ex assessori della Regione Siciliana, Ruggero Razza, di FdI, e Antonio Scavone, del Mpa Indagato anche il presidente dell’ordine dei medici di Catania, Ignazio La Mantia. Per loro e per altri cinque indagati la Procura aveva chiesto l’applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Il gip deciderà all’esito dell’interrogatorio di garanzia, come previsto dalla legge.

Nei confronti degli arrestati sono contestati i reati di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio o del servizio. Nell’ambito della stessa ordinanza il Gip ha riservato all’esito di un interrogatorio la decisione nei confronti di altri otto indagati, destinatari di richieste di applicazione della misura interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o servizio. Arcidiacono, dirigente di Fratelli d’Italia ed ex assessore della Giunta Pogliese, aveva presentato la sua candidatura a sindaco di Catania nelle elezioni del maggio prossimo ma l’aveva poi ritirata per appoggiare quelle del candidato Enzo Trantino.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e condotta dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale etneo dal settembre 2020 al settembre 2021, ha riguardato i progetti ‘Osas Catania, sentinelle della prevenzione’ e ‘Prevenzione, diagnosi e terapie delle carie dentali riscontrate nei cittadini fragili o in età scolastica della provincia di Catania’, procedure indette e gestite dall’Azienda Policlinico Universitaria di Catania, nonché il progetto ‘Centro Cardio ‘Hub & Spoke’, modello di prevenzione e riabilitazione’, procedura indetta e gestita dall’Arnas Garibaldi. Le indagini avrebbero accertato il “ruolo centrale” di Campagna e Missale nella “organizzazione e pianificazione delle condotte illecite contestate“.

Ai due viene contestato di avere “influito sulla predisposizione dei bandi in modo da rendere pressoché certa la nomina dei soggetti predestinati secondo logiche finalizzate a garantire l’appoggio dei soggetti istituzionali comunque coinvolti nei progetti – ora nella fase genetica ora nella fase esecutiva – oltre che, contestualmente, a garantire vantaggi per sé o a favore di soggetti loro vicini”.

E’ anche emersa la turbativa del concorso per la nomina di Direttore amministrativo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Catania durante le indagini che hanno portato a Catania a quattro arresti ai domiciliari per corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di un procedimento sulla procedure di attribuzione degli incarichi in progetti finanziati e approvati dall’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana.

Secondo le accuse la turbativa avrebbe favorito la vittoria, poi verificatasi, di un ex funzionario amministrativo dell’Università di Catania, Gesualdo Antonio Minissale, ottenendo in anticipo le tracce delle prove scritte e gli argomenti dell’esame orale grazie alla collaborazione di appartenenti all’Ordine di Catania e di Palermo che sarebbero legati al medico odontoiatra, Nunzio Ezio Campagna, il quale, prima ancora che venisse emanato il bando di concorso, avrebbe proposto la figura di Missale quale soggetto di assoluta fiducia e in grado di svolgere tale incarico mettendosi totalmente a loro disposizione. Per la Procura l’elevato compenso in tal modo ottenuto dal Missale costituirebbe un’ulteriore utilità percepita per l’attività illecita che sarebbe stata svolta in favore di campagna nei progetti.

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