Lunedì 18 marzo, 4 ore di sciopero dalle 9.30 alle 13.30 con sit-in dei lavoratori sotto la sede dell’assessorato regionale Infrastrutture e mobilità, in via Leonardo Da Vinci a Palermo. “Non è più sostenibile erogare risorse pubbliche a chi non rispetta le norme sulla sicurezza dei lavoratori e dei cittadini, il Dipartimento regionale intervenga subito e non si utilizzi la politica di ‘Ponzio Pilato'”.
Si tratta della vertenza dei lavoratori Segesta Autolinee, Sicilbus, Etna Trasporti ed Interbus.
“Nel corso dell’anno 2023 – dichiarano il segretario generale Fit Cisl Sicilia Dionisio Giordano ed il segretario regionale Autoferrotranvieri Davide Traina – , a più riprese abbiamo esortato la proprietà di queste aziende di trasporto pubblico extraurbano concessionarie di servizi pubblici e di risorse pubbliche, a rispettare le norme comunitarie, nazionali e contrattuali sui nastri lavorativi, sui tempi di guida, percorrenze e riposi, che non possono e non devono mettere a rischio la salute degli autisti e l’incolumità dei passeggeri”.
E proseguono i due sindacalisti della federazione dei trasporti della Cisl, “due fasi di sciopero nel 2023, altrettanti incontri in Prefettura a Palermo anche alla presenza del direttore generale del Dipartimento regionale Infrastrutture Dott. Lizzio, che sembravano aver istituito un clima di corrette relazioni sindacali e finalmente l’organizzazione di nastri lavorativi legittimi”.
“Ed invece, ci risiamo – aggiungono Giordano e Traina, –una palese volontà datoriale incardinata sulla totale assenza della cultura del confronto e del rispetto delle norme, che diventa ancor più insostenibile ricordando che solamente nel corso dell’anno 2023 queste società hanno beneficiato di quasi 15 milioni di euro di contributi regionali, soldi dei cittadini siciliani”.
Ecco perché i lavoratori si asterranno dal servizio il prossimo lunedì 18 marzo, lo faranno nel rispetto delle regole sugli scioperi nei servizi pubblici.