La prima volta che è entrata in una sezione di partito aveva 15 anni, pronta ad ascoltare e ad “imparare” da chi aveva esperienza sul campo. Oggi, Ella Bucalo siede in Parlamento a Palazzo Madama per il secondo mandato (il primo lo ha svolto alla Camera, eletta nel 2018). Senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo è l’ospite della 57esima puntata di donna Sarina. Una vita divisa tra l’amore per la scuola (da docente e dirigente), quello per i più fragili e la passione per la politica. La conoscenza approfondita delle problematiche del mondo scolastico, quelle dell’inclusione e della precarietà, l’ha messa a frutto portandola in Parlamento nelle Commissioni, nelle proposte di legge ed anche nel partito, da responsabile del settore scuola.
“Il giorno dell’insediamento alla Camera il mio pensiero è andato a mio padre, che purtroppo non c’era più, ma quel traguardo è stato anche merito suo e dei suoi insegnamenti. Da lui ho imparato a non arrendermi, a studiare e approfondire sempre tutto. Mi diceva: lo studio ti dà la libertà”.
Il primo mandato, quello alla Camera, Ella Bucalo lo ha vissuto all’opposizione dall’inizio alla fine perché Fratelli d’Italia dal no al Conte 1 (quello M5S-Lega) fino al governo Draghi non è entrato a far parte di nessuna maggioranza. Adesso, con la vittoria alle urne, FdI è al governo e Bucalo avverte la doppia responsabilità, quella di essere al Senato e quella di essere in un partito che governa.
“Ricordo che poco prima del Conte 1 Giorgia Meloni ci ha chiamato tutti, ci ha voluto ascoltare uno per uno, voleva conoscere la nostra posizione, i nostri timori. Da questa riunione siamo usciti tutti uniti con un unico obiettivo, andare all’opposizione per essere la voce di chi chiede riscontro, tutele. nell’ascoltare le piazze le esigenze delle diverse categorie, senza orari, notturne in aula. Nel corso del primo mandato abbiamo lavorato tantissimo, siamo stati nelle piazze, abbiamo ascoltato. Adesso essere al Senato, la Camera alta, per di più al governo, mi fa sentire maggiormente il senso della responsabilità. Il nostro gruppo al Senato è molto unito, ci confrontiamo molto”.
Il rapporto tra Ella Bucalo e Giorgia Meloni va oltre la politica “sono più grande di lei e spesso ho quasi un atteggiamento materno, è una grande donna, dà tutto, studia tantissimo e la stimo anche al di là della politica”.
Una delle problematiche affrontate durante questo secondo mandato è la questione del numero chiuso nelle facoltà di medicina e professioni sanitarie, che l’ha vista prima firmataria di una proposta di legge che tra la fine di marzo e la metà di aprile potrebbe avere il via libera della Commissione ed approdare sul tavolo della ministra Bernini.
“La nostra proposta prevede come punto di partenza il fatto che tutti possano iscriversi, dopo il diploma nelle facoltà di scienze biomediche. Quindi il primo passo è l’iscrizione aperta a tutti. Quindi verranno individuate una serie di materie che dovranno essere le stesse per tutte le università e che gli studenti neo iscritto dovranno superare nell’arco di sei mesi o di un anno. Stiamo valutando quest’ultimo aspetto se cioè ragionare in termini di semestre o di anno. A fine semestre (o anno) sarà possibile sottoporsi non a un test ma ad una verifica sulle materie che sono state studiate e per le quali sono stati superati gli esami. A quel punto ci sarà una graduatoria nazionale su un numero programmato dalle Università. Non ci sarà più un imbuto e chi non rientra nel numero programmato potrà riprovarci l’anno successivo oppure, poiché quelle materie saranno riconosciute come Cfu potrà andare in altre facoltà”.
La ministra sta lavorando ad una riforma che è ormai non più rinviabile e che deve tenere in considerazione da un lato la necessità di avere più medici dall’altro mantenere comunque un numero programmato di accessi.
Legatissima alla figlia “non le do insegnamenti, semmai è lei che li dà a me…..Le ho sempre detto che la cosa più importante è l’essere veri e rispettare sé stessi e le persone. Lei è allenatrice di tennis perché il tennis ed i bambini sono la sua passione, ed è docente di sostegno precaria”.
L’amore per i più fragili, per i diversamente abili accomuna madre e figlia e la senatrice dal 2018 ad oggi ha presentato numerose iniziative parlamentari nel segno dell’inclusione ed ha portato avanti molti progetti in quest’ambito. Tra alcune settimane completerà l’iter procedurale in Parlamento la proposta di legge che prevede il passaggio dagli enti locali al ministero dell’istruzione degli assistenti alla comunicazione. “Sono figure che purtroppo non sono considerate dal punto di vista contrattuale e le famiglie ne risentono tantissimo, ma il percorso normativo è ormai alle fasi finali”.
Quanto all’operato del governo Meloni Ella Bucalo lo definisce ottimo “abbiamo fatto tanto in molti campi. Mi soffermo nel settore scolastico e devono dire che abbiamo trovato un’istituzione malconcia con provvedimenti che avevano peggiorato il precariato. Siamo riusciti a firmare in sei mesi un contratto collettivo atteso da anni , abbiamo stabilito gli aumenti, avviato i percorsi abilitanti e iniziato con i concorsi. Certo c’è ancora tanto da fare. Io dico spesso che scuola e famiglia sono i due pilastri sui quali costruire il futuro dei nostri figli, dobbiamo riprendere quel patto indispensabile per costruirlo davvero quesdto domani”.