L’obiettivo resta uno ovvero salvare il centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Con questo scopo continuano gli incontri, a Roma, tra i principali attori interessati alla vicenda, il Ministero della Salute, i vertici dell’ospedale “Bambin Gesù” della capitale (dal quale dipende, gestionalmente, il centro taorminese) e l’assessorato alla Salute della Regione Siciliana.
Il polo di Taormina, si trova all’interno dell’ospedale San Vincenzo e fa parte del Centro cardiologico pediatrico Mediterraneo. Nonostante sia il terzo centro di eccellenza in Italia, rischia di essere soppresso, in ottemperanza al Decreto Balduzzi, secondo il quale, la Sicilia, può avere solo una struttura di questo tipo.
La sua presenza, dunque, contrasterebbe con la nascita di un centro analogo a Palermo, ideato dalla Regione Siciliana, in collaborazione con l’ospedale “San Donato” di Milano. Lo scorso gennaio, il Governo nazionale, dopo numerose richieste, è riuscito ad assicurare una proroga, rispetto all’annunciata chiusura, che permette di mantenere il reparto attivo fino al prossimo mese di luglio.
Un risultato positivo solo parzialmente, da qui l’impegno proseguito con costanza del deputato Ciancitto, componente della commissione Affari sociali, alla Camera dei Deputati. “La scorsa estate, insieme al deputato regionale Giuseppe Zitelli – evidenzia Ciancitto – ho incontrato i genitori dei bambini ricoverati al centro di cardiochirurgia di Taormina e gli operatori sanitari che operano in reparto. Con loro ho preso un impegno preciso, rassicurato anche dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci. Dobbiamo far sopravvivere e far crescere le nostre eccellenze, soprattutto quando queste guardano alla salute dei nostri cittadini, non di certo possiamo pensare a chiusure. Dobbiamo continuare sulla strada intrapresa della interlocuzione per arrivare al salvataggio del reparto”.