I primi 21 lavoratori della Picchettini sono stati assunti dalla Isolfin, azienda che ha avuto affidate le lavorazioni di verniciatura che prima svolgeva la cooperativa.
“Questo è un passo positivo ma non ancora sufficiente. Si tratta ora di continuare a lavorare per individuare ulteriori soluzioni per gli altri lavoratori”, dicono i segretari di Fim, Fiom e Uilm, Antonio Nobile, Angela Biondi e Vincenzo Comella. Questo pomeriggio si terrà in Prefettura a Palermo un incontro “per continuare a ricercare soluzioni per garantire la continuità occupazionale ai lavoratori della Picchettini, fermi da novembre e in presidio davanti il Cantiere navale dopo la rescissione del contratto con la cooperativa da parte di Fincantieri come conseguenza di una interdittiva prefettizia“.
“Continuerà la discussione con il Prefetto che ci ha convocato insieme ad altre due aziende dell’indotto di Fincantieri cui sono state affidate le lavorazioni degli impianti provvisori – aggiungono i sindacalisti – Il percorso non è ancora concluso e lo sarà quando saranno state individuate soluzioni per tutti i lavoratori, che nulla hanno a che fare con la vicenda che ha coinvolto la cooperativa. La salvaguardia del lavoro rimane una condizione imprescindibile, soprattutto in una città con un tasso di disoccupazione come quello di Palermo”.