“Abbiamo agito in piena correttezza e trasparenza” nella “partecipazione alla gara per l’aggiudicazione dello stabilimento di Termini Imerese“. Lo precisa, su notizie di stampa sull’ex Blutec, Pelligra Italia sottolineando che l’obiettivo del gruppo è di “proseguire quanto prima con la realizzazione di un progetto solido, che garantirà lo sviluppo di un polo industriale e manifatturiero green e innovativo per la Sicilia, attraverso lo sviluppo di un interporto per la Sicilia occidentale, punto di riferimento per il Mediterraneo“.
“Il piano presentato da Pelligra Italia, società con ampia esperienza nella riqualificazione delle aree industriali – afferma il gruppo in una nota – è in grado di valorizzare l’area di Termini Imerese con un importante investimento che offrirà opportunità di lavoro per le future generazioni. Pelligra Italia ribadisce di aver già avviato un confronto proficuo con tutte le Istituzioni per la messa a terra di un hub che sia in grado di valorizzare le competenze e l’expertise locale e al contempo attrarre nuovi investimenti all’estero“.
“Il gruppo Pelligra è risultato aggiudicatario della business unit di Termini Imerese in esito ad una procedura di gara che ha portato i commissari straordinari della Blutec a valutare tale offerta come la migliore, tra quelle pervenute, per il rilancio del polo industriale, sulla base dei criteri stabiliti dal bando e dal disciplinare di gara”. E’ quanto si legge in una nota del ministero delle Imprese e del Made in Italy. “La procedura di vendita si è svolta sotto la vigilanza del ministero delle Imprese e del Made in Italy che ha costantemente agito nel pieno rispetto della legge, valutando l’affidabilità del progetto e la solidità patrimoniale del proponente, al fine di salvaguardare oltre 540 lavoratori, tutti ad oggi in Cigc, e garantire al contempo la massima tutela del ceto creditorio, scongiurando il pericolo di una conversione in fallimento dell’amministrazione straordinaria – aggiunge la nota – Si ricorda che le amministrazioni straordinarie sono regolate da una disciplina speciale che è dettata dal d.lgs. 270/1999 (cd. Prodi bis) e dl 347/2003 (cd. L. Marzano), diversa rispetto a quella del codice dei contratti pubblici”.
Ricorso al Tar sullo stabilimento ex Fiat Termini Imerese al gruppo Pelligra