Si lavora per la riattivazione del percorso legislativo che dovrebbe portare all’approvazione del disegno di legge “salva Ast”: l’obiettivo è arrivare così ad una nuova convocazione della conferenza dei capigruppo già nella giornata del 12 giugno.
La norma “salva Ast” è passata questa mattina al vaglio della commissione Bilancio dell’Ars e i termini per la presentazione degli emendamenti sono stati fissati al 6 giugno, per incardinare il testo a Sala d’Ercole subito dopo la ripresa dei lavori d’aula. Il governo regionale è stato invitato alla prossima seduta – 11 giugno – per dare la copertura finanziaria al provvedimento.
Per la ricapitalizzazione della partecipata della Regione Siciliana e la trasformazione in house servirà la copertura finanziaria non solo per garantire la continuità aziendale, ma anche per salvaguardare i livelli occupazionali. I lavoratori che rischiano il posto di lavoro sono, infatti, circa 700, in più c’è l’esigenza di tutelare il diritto alla mobilità degli studenti che usufruiscono del servizio di trasporto per spostarsi dai tanti comuni dell’Isola in cui risiedono.
Il ragionamento economico è legato ai piani di sviluppo e anche su questo si dovrà attendere per sapere quale sia il gettito delle entrate. Le stime dovrebbero essere positive e in aumento. Di questi 5 miliardi, circa 3/4 milioni di euro erano destinati alla ricapitalizzazione.
“Così come era stato preventivato dal presidente Schifani e dall’assessore Aricò, che si erano impegnati a rimettere in atto il percorso del ddl, già discusso nel corso dell’ultima seduta della commissione Bilancio con il coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali, si è tenuto fede a questo impegno incardinando il testo. Adesso dobbiamo accelerare per dare una risposta concreta ai dipendenti dell’Ast e dare continuità ai servizi di trasporto ai cittadini”, ha detto Giuseppe Catania, deputato di FdI all’Ars e vicepresidente della commissione Attività produttive.
Al netto del fatto che il piano di rilancio della società slitterà comunque dopo le Europee dell’8 e del 9 giugno, la sfida sarà quella di recuperare le risorse previste originariamente nel disegno di legge stralcio, poi dirottate altrove. Infatti, con un emendamento della minoranza 5 milioni di euro previsti nel piano di risanamento dell’Ast e individuati nelle variazioni di bilancio presentate dal governo regionale sono confluiti nel fondo per l’agricoltura poi approvato da Sala d’Ercole nelle settimane scorse, raddoppiando i contributi per le imprese agricole che dai 5 milioni inizialmente stanziati sono passati a 10 milioni. Una manovra resa possibile considerato che il ddl sull’Ast per il recupero dell’equilibrio economico delle attività è praticamente rimasto al palo.