La costituzione e l’insediamento del gruppo interistituzionale per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia, la realizzazione del “taxi solidale”, il monitoraggio delle realtà associative che operano nel campo delle “madri di giorno” e delle “banche del tempo”: sono questi alcuni dei risultati raggiunti a un anno dall’istituzione del Comitato tecnico scientifico (Cts) dell’Osservatorio permanente sulle famiglie della Regione Siciliana.
“Abbiamo voluto costituire un organismo snello che sapesse immediatamente intervenire su alcuni punti critici e stiamo ottenendo i primi risultati – dichiara l’assessore regionale alla Famiglia, Nuccia Albano -. In merito al contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia, in dodici mesi, abbiamo costituito un gruppo interistituzionale che può rappresentare un ottimo esempio anche per le altre regioni italiane e inoltre, attraverso la predisposizione di un apposito bando, abbiamo permesso l’attivazione del “taxi solidale”, un mezzo che accompagna chi è temporaneamente inabile e non ha la possibilità di spostarsi con veicoli propri in provincia di Palermo. Il tema della famiglia è al centro dell’attenzione del governo Schifani e il Cts intende finalmente dare piena attuazione alla legge regionale 10 del 2003, che per l’epoca fu avveniristica e che negli ultimi anni è rimasta sostanzialmente non attuata, provvedendo ovviamente anche ad aggiornarla e a renderla più rispondente ai tempi”.
Il Comitato è composto da cinque esperti in materia di politiche familiari, sociali, giuridiche ed economiche, nominati dall’assessore. Si tratta di Gianfranco Amato, con le funzioni di direttore e membro di diritto dell’Osservatorio permanente sulle famiglie; Tiziana Drago, Giuseppe Gennuso, Dario Micalizio e Sandro Oliveri. Inoltre, fa parte del Cts il dirigente generale del dipartimento regionale della Famiglia e delle politiche sociali, Maria Letizia Di Liberti. Il Comitato svolge la propria attività attraverso un’azione di coordinamento e partecipazione, che punta a favorire il confronto tra i diversi attori coinvolti, dalle istituzioni pubbliche alle parti sociali e alla società civile, impegnati nella programmazione e nell’attuazione delle politiche e dei servizi per le famiglie.
“Grande attenzione abbiamo riservato alla nomofobia, una emergenza sociale che sta incidendo profondamente e in modo negativo anche nelle relazioni interfamiliari. Si tratta di una piaga, che rischia di distruggere la famiglia – dichiara Gianfranco Amato, direttore del Cts -. Abbiamo iniziato a segnalare il problema durante un convegno all’assessorato della Famiglia e, successivamente, attraverso diverse iniziative, soprattutto in ambito scolastico. La questione è talmente grave che è in corso un’interlocuzione ufficiale con il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, per adottare iniziative concrete nelle scuole del territorio siciliano a partire dal prossimo settembre. Sempre in prospettiva futura, siamo a buon punto anche con la realizzazione di una rete di Comuni siciliani “Amici della famiglia”, che contiamo di realizzare, anche attraverso la previsione normativa di un apposito registro, nel prossimo autunno”.