“La Sicilia sta rispettando i tempi previsti ed è in regola con gli obiettivi”.
Si è fatto il punto, oggi 9 luglio, sull’applicazione del decreto ministeriale 77 del 23 maggio 2022 “Modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
La Regione Siciliana ha dato il via libera al Piano della rete territoriale di assistenza nel dicembre del 2022 che prevede la costruzione nell’Isola di 43 ospedali di comunità, 156 case di comunità e 50 centrali operative territoriali. Gli obiettivi del decreto sono il miglioramento dell’accesso ai servizi sanitari, e della loro qualità ed efficienza, garantendo comunque la sostenibilità dal punto di vista economico del Ssn.
“Siamo rispettando gli obiettivi e i tempi del Pnrr”, dichiara Salvatore Iacolino direttore del Dipartimento per la pianificazione strategica dell’Assessorato regionale alla Salute ribadendo che: “L’obiettivo è prendere in carico 110 mila assistiti ed è fondamentale un gioco di squadra su cui concorrono le responsabilità delle direzioni aziendali con obiettivi misurabili, definiti e sfidanti”.
“Il Dm77 è anche una sfida culturale che colpisce tutte le fasce sociali. Si tratta di orientare la pubblica utenza a seconta dei setting assistenziali di cui hanno davvero bisogno i pazienti. Un compito sostanziale del nuovo assetto è ricoperto dalla fase di prevenzione primaria“, ha aggiunto Salvatore Requirez, dirigente generale del Dasoe (dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico).
“Ci troviamo davanti ad un grande cambiamento che richiederà i tempi congrui e la Sicilia, come le regioni del Sud, gode di un finanziamento percentualmente maggiore volutamente teso riequilibrare la differenza di risorse del Nord. Agenas e il Ministero operano a sostegno del Sud su più fronti”, conclude Antonio Fortino, direttore del dipartimento Area Sanitaria di Agenas.