Per i sindacati dell’Amat, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico a Palermo lo sciopero nazionale di quattro ore è riuscito. L’80% dei mezzi previsti per oggi è tornato in rimessa.
Alla base della protesta c’è la richiesta di rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri e Internavigator, avanzata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. “Il rinnovo del contratto di lavoro – dicono i sindacati – la cui trattativa è stata interrotta per l’atteggiamento non costruttivo delle associazioni datoriali, è un diritto irrinunciabile per restituire dignità a tutti gli autoferrotranvieri ed è il primo elemento indispensabile allo sviluppo del trasporto pubblico nell’interesse di lavoratrici, lavoratori, cittadini e per una crescita sostenibile del Paese”.
“Inoltre è importante – aggiungono – rinnovare il contratto in tempi rapidi anche in vista di eventi importanti come il Giubileo e le Olimpiadi invernali che impatteranno notevolmente sulla mobilità e contestualmente serve un impegno concreto da parte del Governo e delle forze politiche per finanziare il Fondo nazionale dei trasporti”.
Dall’azienda fanno sapere che sono 53 i mezzi rientrati su 120 oggi in uscita, quindi circa il 44%. “Le regole del piano di riequilibrio sono per adesso inderogabili – dice il presidente dell’Amat Giuseppe Mistretta – Nella riunione con il sindaco si è concordato di attivare un tavolo tecnico che stiamo istituendo. Per verificare, ancora una volta, come tecnicamente andare incontro alle 12 istanze sindacali”.