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Galvagno tira le somme dei primi diciotto mesi all’Ars: “Sbloccati cinque miliardi di euro di investimenti” CLICCA PER IL VIDEO

martedì 30 Luglio 2024

Gaetano Galvagno snocciola i numeri dei primi diciotto mesi di attività dell’Ars. Il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana è intervenuto ai microfoni dei giornalisti durante la conferenza stampa dedicata alla “cerimonia del ventaglio“, momento tradizionale voluto dalla stampa parlamentare in occasione della chiusura dei lavori d’aula. A consegnare il regalo è stata la collega de IlSicilia.it Maria Calabrese.

Un momento nel quale Galvagno ha dettato l’agenda sui prossimi lavori all’Ars. Le sedute si interromperanno ufficialmente il 7 agosto. Poi ci saranno circa venti giorni di pausa, anche se l’esponente di Fratelli d’Italia si dice però pronto a tornare in aula in caso d’emergenza. “C’è una situazione particolare che riguarda l’emergenza idrica. Invito i colleghi a trascorrere le vacanze in Sicilia. Certamente, è un problema non solo siciliano. La nostra terra vive di turismo ed agricoltura. Ci dovrà essere un intervento totalizzante in tal senso. Proprio per questo, accolgo con favore la notizia che il ministro Lollobrigida sta organizzando il prossimo G7 a Siracusa“.

I numeri dell’Ars

Il presidente dell’Ars è partito elencando gli investimenti prodotti dalle norme votate a Sala d’Ercole. “Le leggi approvate hanno consentito di realizzare politiche finanziare per 750 milioni di euro nel 2023. Di quasi 1,5 miliardi nel 2024 e poco meno di 885 milioni per il 2025. Infine, 1,98 miliardi per il 2026. Questa somma complessiva supera pertanto i 5 miliardi negli anni considerati. Le coperture finanziarie derivano per il 51% da riduzione di spesa e per il 42% da maggiori entrate (Irpef, bollo ed altro). Al comparto agricolo sono stati destinati circa 121 milioni di euro nel 2024. Voglio chiarire che queste risorse non saranno mai bastevoli per il bisogno del comparto, ma qualcosa è stato fatto. Sono stati poi destinati 41 milioni di euro da utilizzare per potenziare la Protezione Civile Regionale“.

L’importanza delle interlocuzioni parlamentari

Gaetano Galvagno ha poi parlato del numero di sedute tenute in questi primi diciotto mesi. Un dato in calo ma che, spiega l’esponente meloniano, è frutto di maggiori interlocuzioni d’aula.”Sono state fatte 122 sedute d’aula contro le 133 della passata legislatura nello scorso periodo. Ci si riunisce formalmente di meno. Dietro le sedute d’aula c’è però un lavoro importante di pre-aula. Le risorse che si sono sbloccate sono state reperibili attraverso una sintesi non sempre registrata. Nell’ultimo anno, sia per il lavoro degli uffici che per un maggiore ordine nella presentazione degli emendamenti, c’è stata una velocità mai registrata. Per cercare di essere meno peggio di sempre si è preferito non mettere centinaia di emendamenti, mettendo gli uffici in difficoltà, tutti gli emendamenti ordinamentali sono stati assegnati al ddl 738, il quale verrà spacchettato“.

Sulla manovrina ter

Grande focus è stato dedicato al dibattimento sulla cosiddetta “manovrina ter“, la quale sbloccherà importanti risorse per la Sicilia. “Ci auguriamo che ci sarà un maxiemendamento che verrà votato in breve tempo, in modo da poter votare la manovrina ter in breve tempo. Ci saranno moltissimi interventi infrastrutturali, legati ai comuni e ad alcuni interventi non inserite nelle coperture extraregionali. E poi ci saranno misure di natura più spicciola. Credo che aiutare i comuni sia un bene. Ci sono interventi che sono di natura speciale ma anche alcuni suggeriti dall’Anci, la quale ha dato un contributo per trovare un sistema di ripartizione equa”.

“Non può essere la grandezza del territorio o il numero di abitanti a determinare il quantum – aggiunge Galvagno -. Ci può essere un comune che può avere più bisogno rispetto ad altri. C’è un intervento sulla cenere vulcanica. In provincia di Catania ci sono difficoltà. E’ un problema con il quale si deve convivere. Auspico che il presidente della Regione metta a disposizione risorse per trovare mezzi che possano raccogliere la cenere in maniera tempestiva e veloce, senza aspettare che mamma Regione stanzi risorse per questa raccolta“.ù

Sui rifiuti: “Cittadini devono fare di più”

Ultimo focus è stato dedicato al tema dei rifiuti. Palermo sta sprofondando fra la spazzatura. Un fatto che non è di certo passato inosservato al presidente dell’Ars, il quale identifica una sola ricetta possibile per risolvere il problema. “Per combattere la crisi dei rifiuti abbiamo stanziato le risorse necessarie a fare i termovalorizzatori. Il problema dei termovalorizzatori è che ci vuole tempo per farli. E’ una questione che non durerà meno di 4-5 anni. Il problema è capire cosa fare in questo periodo. Non voglio scaricarla sui cittadini, anche se potrebbero fare qualcosa di più sulla raccolta differenziata. Ma ci auguriamo che possiamo restituire Palermo in condizioni migliori rispetto a quella in cui è“.

A tal proposito, nel primo pomeriggio, gli uffici della presidenza della Regione Siciliana hanno annunciato che verrà presentato all’Ars un emendamento alla “manovrina ter” per destinare un milione di euro alla mitigazione degli effetti dell’emergenza rifiuti nel capoluogo siciliano.

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